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07/08/2024 | Press release | Distributed by Public on 07/08/2024 03:29

Dal mare alla tavola: Gruppo Hera e Marevivo insieme per ridurre l’inquinamento da plastiche

08/07/2024
Dal mare alla tavola: Gruppo Hera e Marevivo insieme per ridurre l'inquinamento da plastiche

A quasi un anno dalla sua adozione da parte del Gruppo Hera, il Seabin, collocato all'interno del Circolo Canottieri Adria, restituisce ai triestini un mare più pulito e un pescato più sicuro raccogliendo un totale di 128kg di rifiuti galleggianti, comprese plastiche e microplastiche che infestano il Golfo


Il contributo dei "cestini del mare" per la Giornata del Mar Mediterraneo
Sta per compiere un anno il Seabin di Trieste, collocato all'interno del Circolo Canottieri Adria, che ha permesso ad oggi di recuperare complessivamente quasi 130 chili di rifiuti galleggianti, l'equivalente in peso di circa 8.500 bottigliette di plastica da 0,5L tolte dall'acqua.
Per festeggiare la Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo, che si celebra oggi 8 luglio, il Gruppo Hera racconta l'impegno volto a restituire ai cittadini un mare più pulito. Infatti, il "cestino del mare" tergestino, fratello del più giovane posizionato a Cervia nel 2022, nasce dalla collaborazione tra Gruppo Hera e Fondazione Marevivo in occasione del progetto PlasticLess di LifeGate che dal 2023 si è ampliato diventando Water Defenders Alliance, la grande alleanza di cui la multiutility fa parte fin dall'inizio, per difendere le nostre acque.
Questa sinergia ha permesso di tenere più pulito il Golfo di Trieste e, durante l'ultimo anno, è stato possibile raccogliere soprattutto mozziconi, imballaggi alimentari, bottigliette e tappi di plastica, contribuendo ad agire sull'inquinamento da microplastiche che vengono spesso scambiate per cibo dai pesci.

Come il Seabin triestino pulisce il Golfo dalla plastica
La plastica raccolta dal Seabin è composta prevalentemente da rifiuti caduti in mare dalle Rive, dato il clima ventoso triestino, e da microplastiche mescolate alle alghe.
Le microplastiche raccolte pesano molto poco e sono composte principalmente da frammenti piccoli fino a 2mm di diametro, che sono il frutto sia della decomposizione di macroplastiche presenti da anni nei nostri mari, sia dallo sversamento di microplastiche primarie, derivanti ad esempio dall'usura degli pneumatici, dai cosmetici che ancora ne contengono, e dal lavaggio in lavatrice di tessuti sintetici.
L'importanza del lavoro del Seabin, quindi, non risiede solo nella quantità di rifiuti raccolti, ma è strettamente correlata a un fenomeno di inquinamento legato prevalentemente alla presenza di microplastiche in acqua. Togliere le microplastiche significa anche evitare che si disgreghino ulteriormente diventando nano plastiche, ovvero particelle così piccole che possono penetrare direttamente nei muscoli dei pesci con conseguenze ancora più dannose per la loro salute e per la nostra.

Come funziona il Seabin?
È un cestino "mangia plastica" con una capienza di 20kg, che galleggia in acqua e viene installato nei punti d'accumulo, cioè dove la forza spontanea del vento e delle correnti portano a un'aggregazione dei detriti. Il dispositivo Seabin è in grado di catturare fino a circa 1,5 kg di rifiuti al giorno, pari a oltre 500 kg di detriti all'anno, comprese microplastiche da 2 a 5 mm di diametro e frammenti di microfibre a partire da 0,3 mm. La sua pompa è capace di filtrare 25.000 litri di acqua all'ora, attirando i rifiuti che fluttuano in acqua, nel punto di accumulo, e risucchiandoli dentro il cestino. Sul fondo del dispositivo è anche posizionato un cuscinetto assorbente che pulisce l'acqua dal possibile film di idrocarburi.


HeraSolidale e Marevivo: insieme "Salviamo i nostri mari dalla plastica"
La collaborazione tra il Gruppo Hera e la Fondazione Marevivo si sviluppa nell'ambito di HeraSolidale, il progetto della multiutility che si pone l'obiettivo di promuovere la solidarietà e il sostegno a progetti sociali e ambientali con il coinvolgimento dei propri lavoratori, il contributo dei clienti e il supporto dell'azienda stessa. In che modo? Il personale di tutte le aziende del Gruppo, tra cui anche AcegasApsAmga ed EstEnergy, possono sostenere le associazioni e i loro progetti di solidarietà attraverso un contributo versato direttamente dalla busta paga o mediante il sistema di welfare aziendale.
In particolare, per la quarta edizione di HeraSolidale, i dipendenti del Gruppo Hera hanno contribuito all'iniziativa del Seabin grazie alla collaborazione con Marevivo per il progetto "Salviamo i nostri mari dalla plastica", alla cui raccolta si è aggiunto il contributo dei clienti della controllata Hera Comm, primario operatore nel settore energy a livello nazionale, e il supporto dell'azienda stessa. Tra il 2020 e il 2022, infatti, per ogni nuova offerta luce e gas sottoscritta, la società ha destinato 1 euro al progetto e i nuovi clienti hanno potuto decidere di sostenere l'iniziativa donando a loro volta 1 euro. È proprio grazie ai fondi così raccolti che è stato possibile adottare i due Seabin, collocati a Cervia e a Trieste, fino al 2024.


Water Defenders Alliance
Il progetto di LifeGate (società benefit punto di riferimento in Italia nel campo della sostenibilità), scelto da Marevivo, che prosegue l'azione della precedente iniziativa "LifeGate PlasticLess", si occupa di difendere la salute delle nostre acque da due gravi minacce: l'inquinamento da plastiche e microplastiche e quello da idrocarburi che danneggiano ulteriormente la già fragile condizione degli habitat naturali. Rispetto alle soluzioni per catturare le plastiche galleggianti, LifeGate promuove le tecnologie innovative "cattura plastiche", come il Seabin, in grado di raccogliere i rifiuti galleggianti dalle acque di mari, laghi e fiumi. Si tratta di un progetto che ha un obiettivo importante, quello di favorire un cambiamento culturale verso un modello di produzione e consumo circolare e di coinvolgere la società civile per trovare soluzioni virtuose al problema dell'inquinamento delle nostre acque. In particolare, questo progetto ha lo scopo di diminuire l'inquinamento puntando sulla raccolta dei rifiuti plastici nelle acque dei porti italiani e di promuovere un modello di economia e di consumo circolare per ridurre, riutilizzare e riciclare i rifiuti, soprattutto le plastiche monouso.