Council of Europe

10/09/2024 | Press release | Distributed by Public on 10/10/2024 04:13

Giornata europea e mondiale contro la pena di morte, 10 ottobre 2024

Il Comitato dei Ministri invita gli Stati membri a mantenere fermo il loro impegno contro la pena di morte

In occasione della Giornata europea e mondiale contro la pena di morte, il Comitato dei Ministri ribadisce la sua inequivocabile opposizione alla pena di morte. Ribadisce inoltre l'obiettivo del Consiglio d'Europa di creare una zona libera dalla pena di morte in Europa e non solo e di proseguire la lotta contro la sua reintroduzione e a favore della sua abolizione universale, in linea con la Dichiarazione di Reykjavík adottata dai capi di Stato e di governo a maggio 2023.

Il Comitato dei Ministri accoglie con favore il tema della Giornata mondiale: "La pena di morte non protegge nessuno", dedicata a combattere l'idea errata che la pena di morte possa rendere le società più sicure, e ricorda che non esistono prove definitive del valore deterrente della pena di morte.

In una serie di decisioni, adottate a seguito di uno scambio di opinioni tematiche sull'abolizione della pena di morte dedicato alla situazione in Bielorussia, il Comitato dei Ministri deplora che la Bielorussia abbia fatto ricorso ai reati capitali, recentemente aggiunti al suo codice penale, per condannare a morte le persone e ribadisce il suo forte invito alle autorità a fermare tutte le esecuzioni e ad applicare le pene alternative previste dalla legislazione penale bielorussa.

Il Comitato dei Ministri accoglie inoltre con favore la posizione assunta dal leader delle forze democratiche bielorusse a favore dell'abolizione e incoraggia le attività nel quadro del Gruppo di contatto tra il Consiglio d'Europa e le forze democratiche bielorusse e la società civile per promuovere l'abolizione della pena di morte tra la popolazione, in particolare tra i giovani.

Inoltre, il Comitato dei Ministri si rammarica del fatto che nel 2024 siano continuate le esecuzioni negli Stati Uniti, che il 26 settembre hanno raggiunto la 1600esima esecuzione dal 1976. Invita ancora una volta le autorità degli Stati osservatori Giappone e Stati Uniti a promuovere un dibattito aperto e democratico per l'abolizione della pena di morte.