Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia

11/21/2024 | Press release | Distributed by Public on 11/21/2024 08:29

PARI OPPORTUNITÀ. PDL 30, DISCUSSIONE: BENE LAVORO TRASVERSALE

PARI OPPORTUNITÀ. PDL 30, DISCUSSIONE: BENE LAVORO TRASVERSALE

21.11.2024
15:17
(ACON) Trieste, 21 nov - Unanime il consenso durante la discussione in Aula per il lavoro intrapreso nella stesura della pdl 30 a cui hanno collaborato le forze politiche di concerto con la Commissione pari opportunità regionale, norma che va a modernizzare la legge regionale 23 del 1990.

Per Rosaria Capozzi (M5S) si è trattato di un "lavoro trasversale perché i diritti non hanno colore poltico. C'è ancora un divario di genere importante, lo vediamo nell'istruzione così come nel lavoro: gli occupati uomini in regione sono oltre il 70% mentre le donne rappresentano il 61% degli occupati nonostante siano provviste di titoli di studio più elevati".

Carlo Bolzonello (Fp) ha sottolineato l'importanza della legge che "non deve dividere: si tratta di un percorso culturale importante che la comunità deve fare assieme e tutti devono fare uno sforzo".

Apprezzamento per l'intesa che è stata raggiunta in modo trasversale è stato espresso da Furio Honsell (Open) che ha illustrato in Aula gli emendamenti presentati e poi ritirati per "non essere d'ostacolo alla discussione" sul rafforzamento delle funzioni della Commissione, il ruolo di ricerca degli atenei da coinvolgere nelle iniziative, e sul concetto culturale di inclusione e parità: "Rendiamo ancora più esplicita la cultura delle pari opportunità, le società devono essere inclusive", ha concluso.

Laura Fasiolo (Pd) ha ribadito quanto già sostenuto in Commissione, ovvero che "la Pdl è stata una condivisione tra tutte le colleghe ma anche con alcuni colleghi attenti e sensibili. è la strada giusta da intraprendere per modificare una legge che ha ben 35 anni".

Simone Polesello (Fedriga presidente) ha ricordato i passi avanti fatti nella storia per i diritti delle donne "ma restano ancora tanti i pregiudizi e stereotipi da superare. Questa legge è giusta e fondamentale".

"La legge precedente era datata e aveva bisogno di un restyling" ha esordito Francesco Martines del Partito democratico, rimarcando che si tratta di un percorso che andava fatto: "La società non è ancora costruita per l'uguaglianza di genere". Martines ha parlato della legge elettorale adottata dai Comuni in termini positivi per la rappresentanza femminile nelle istituzioni, ma ha ricordato che "spesso le donne sono sacrificate come nel caso dell'assistenza dei genitori anziani, la cura della famiglia e il lavoro. È necessario dare spazio alle strategie sui servizi per permettere alle donne di avere le tutele necessarie per essere protagoniste nel lavoro e nell'impegno civile".

Per l'altro dem Massimiliano Pozzo, che ha partecipato a diverse iniziative della Crpo apprezzandone i contenuti, "è giusto citare il lavoro delle Commissioni pari opportunità che operano sul territorio della nostra regione. La questione lavoro merita un focus serio e un potenziamento delle tutele per far sì che ci sia una vera uguaglianza, diciamo basta alle differenze salariali".

Maddalena Spagnolo (Lega) ha sottolineato che "dobbiamo continuare con questo tipo di iniziative in quanto ci deve essere una crescita di attenzione e sensibilità rispetto al tema. La donna deve essere pari all'uomo".

Apprezzamento per il provvedimento è stato espresso anche da Andrea Cabibbo (Forza Italia), secondo cui "la legge va nella direzione giusta". Il forzista ha respinto le accuse di maschilismo mosse da alcuni esponenti politici delle Opposizioni etichettandole come ingiuste e prive di fondamento: "Tutte le forze politiche hanno lavorato in sintonia, in concorso con la Crpo di cui ringraziamo la presidente Dusy Marcolin e le componenti per i contributi forniti nella stesura della proposta di legge. La vera sfida da affrontare non è soltanto delle desinenze o articoli del linguaggio usato, ma sta nel superare la dicotomia tra maternità e lavoro, famiglia o carriera professionale. Il tema della violenza di genere deve vedere gli uomini schierarsi per primi al fianco delle donne". Cabibbo ha infine espresso apprezzamento per la recente approvazione del ddl su maternità surrogata in sede nazionale.

Per Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) le divergenze politiche non hanno inficiato il lavoro di stesura della norma: "Abbiamo opinioni diverse ma nonostante ciò siamo qui con un lavoro portato avanti insieme. Siamo riusciti a creare un nuovo regolamento per consentire alla Commissione regionale pari opportunità nuove funzioni per dare risposte ai cittadini".

Claudio Giacomelli (FdI) ha definito quello odierno, un dibattito strano in cui "tutti sono d'accordo sul testo della legge, pur su posizioni diverse. Noi però non condividiamo alcune impostazioni avvenute nel dibattito, come il dialogo neutro di genere proposto da alcuni consiglieri delle Opposizioni. Mi rendo conto che siamo in un tema scivoloso, ma vediamo troppo spesso che se qualcuno non concorda con un tema ben specifico quella persona può essere emarginata". Il capogruppo di Fratelli d'Italia ha ricordato che la sua parte politica ha espresso a tutti i livelli rappresentanti donne, fino alla carica di presidente del Consiglio dei ministri. Ha infine annunciato il voto positivo su tutto l'articolato della pdl.

Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg), è tornato sull'aspetto del provvedimento riguardante il linguaggio neutro di genere, ricordando il parere richiesto all'Accademia della Crusca da parte della Corte di Cassazione. Moretuzzo ha inoltre lamentato l'assenza di assessori di riferimento durante la fase di discussione.

Il capogruppo della Lega, Antonio Calligaris, ha voluto ricordare che "il nostro intento era quello di aggiornare e modificare le funzioni della Crpo, anche se siamo stati accusati di lavorare a qualcosa che non ci apparteneva essendo uomini. Siamo riusciti a lavorare in collaborazione con la Commissione e tutte le forze politiche". Significative sono le modifiche ricordate da Calligaris come l'apertura della Commissione al mondo accademico e culturale.

In chiusura di discussione ha preso la parola il vicegovernatore e assessore regionale alla Cultura, Mario Anzil, che ha esaltato la definizione condivisa nella stesura della pdl: "Ci sono punti di vista diversi chiaramente, lo abbiamo sentito anche durante la discussione, ma sono state messe da parte opinioni contrastanti per il bene delle pari opportunità". Rispondendo a Moretuzzo, Anzil ha voluto sottolineare che "anche la mia direzione ha come riferimento le pari opportunità in quanto tante sono le protagoniste della cultura nella storia. C'erano quindi rappresentanti della Giunta di riferimento durante la discussione della pdl". ACON/MV-fc