Consiglio Regionale della Valle d'Aosta

11/21/2024 | Press release | Distributed by Public on 11/21/2024 09:41

Interpellanza sul riordino delle concessioni autostradali

Il riordino delle concessioni autostradali è stato al centro di un'interpellanza presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain nella seduta consiliare del 21 novembre 2024.

Il Capogruppo Stefano Aggravi ha riferito che «in Parlamento è iniziata la discussione sulla "legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023" che contiene una serie di disposizioni sul riordino delle concessioni autostradali tra cui: la durata di 15 anni; l'obbligatorietà delle gare per i contratti di concessione e l'impedimento del rinnovo automatico; la disciplina dell'affidamento in house; l'obbligo di esternalizzazione; la limitazione dell'affidamento delle concessioni sotto il profilo oggettivo, individuando come ambito ottimale di gestione un'estensione chilometrica compresa tra 180 e 315 chilometri. Il Governo regionale ha già esaminato e con quali esiti questi contenuti? Chiediamo anche di sapere se siano state avviate delle interlocuzioni con le società partecipate (Sav e Rav) e con le concessionarie dei due trafori valdostani e con quali conclusioni; se i contenuti del Piano regionale dei trasporti tengono già conto delle evoluzioni che si prospettano per il settore autostradale; quali azioni intende porre in essere il Governo regionale per scongiurare il generarsi di potenziali esternalità negative e cogliere eventuali opportunità a fronte di queste evoluzioni normative

«Il documento dovrebbe essere approvato entro il 31 dicembre e al momento non abbiamo ancora attivato un confronto con le concessionarie delle infrastrutture valdostane anche perché le situazioni sono differenziate - ha premesso il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Solo per il tunnel del Gran San Bernardo la Regione è socio di maggioranza nella società concessionaria; Sav e Rav sono società che fanno parte di grandi gruppi e, nel caso del Traforo del Monte Bianco, come in quello del Gran San Bernardo, gestiscono anche delle infrastrutture regolate da accordi internazionali con la Francia e la Svizzera. Sappiamo che il disegno di legge "Concorrenza" ha comportato nuove interlocuzioni tra il Ministero e le concessionarie per la conclusione dell'iter di approvazione dei Piani economici e finanziari, alcuni dei quali sono scaduti ormai da diversi anni. Stiamo seguendo con attenzione l'iter del disegno di legge e quando si avrà certezza delle norme che saranno approvate si potrà avviare una valutazione degli impatti e delle ricadute sul contesto regionale, in termini di criticità e di opportunità

Sul Piano regionale dei trasporti, il Presidente ha spiegato che «la proposta è stata approvata dalla Giunta il 15 luglio scorso, prima dell'avvio del percorso parlamentare del disegno di legge, iniziato il 26 settembre, per cui non si poteva tenere conto dei contenuti. Il Piano, per altro, ipotizza una serie di interventi infrastrutturali per migliorare la fruibilità dell'infrastruttura autostradale, affinché questa possa svolgere appieno anche un ruolo a servizio della comunità valdostana: miglioramento degli accessi a Entrèves, Courmayeur, Morgex; varianti sulle strade regionali delle vallate di Gressoney, Ayas e Valtournenche; nuovo casello Aosta centro. Inoltre il Prt auspica una diversa politica tariffaria, in modo da dirottare parte del traffico che oggi rende difficoltoso il transito sulla Statale n. 26, verso l'autostrada. Dalle simulazioni effettuate con il programma di modellizzazione della rete stradale valdostana, emerge come ciò potrebbe essere possibile, senza penalizzare in modo insostenibile il cash flow delle società concessionarie delle due tratte. Ovviamente ciò può essere ottenuto, con le concessioni attuali, attraverso un accordo con i concessionari, oppure, con le concessioni future, intervenendo a priori in fase di loro predisposizione

«Oggettivamente, anche rispetto al modello normativo e tariffario definito dall'Autorità di regolazione dei Trasporti (Art) resta qualche dubbio sulla possibilità di applicare dei pedaggi in forma chilometrica così come ipotizzato all'interno del Piano regionale dei trasporti - ha osservato il Capogruppo Aggravi -. Su questo aspetto speriamo di poter integrare o inserire valutazioni aggiuntive al Prt anche nell'ambito della procedura di presentazione delle osservazioni. Perché, se dal punto di vista della gestione economica, la tariffa chilometrica sembra poter funzionare, dal lato autorizzatorio è vero invece il contrario. Per questo sarebbe importante avviare già ora interlocuzioni utili con i soggetti interessati in vista delle prossime gare, anche con quelli in cui non abbiamo una partecipazione di controllo. L'evoluzione della normativa è un rebus che dovremo cercare di risolvere per entrare in partita, perché altrimenti rischiamo di farci passare sopra la testa con il rischio che le ricadute sui nostri territori siano tutt'altro che positive. Sappiamo che il Ministero non è un soggetto con cui è facile rapportarsi, però è necessario e bisogna prendersi per tempo

LT