18/11/2024 | Press release | Distributed by Public on 18/11/2024 17:09
Investimenti per circa 10 milioni. Nuovo rivestimento per la piscina olimpionica da 50 metri e per quella interna da 25. In previsione anche una nuova reception.
Sono state quasi completate le demolizioni previste dal progetto di riqualificazione generale. Avviato a recupero il 100% dei materiali da demolizione non pericolosi, oltre 3600 tonnellate, tra cemento, metalli, legno, vetro.
Proseguono i lavori al cantiere del centro sportivo Manazzon, che sarà del tutto riqualificato anche grazie a un finanziamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ai lavori in corso di rifacimento degli spogliatoi e degli spazi di servizio (Cluster 1) e di riqualificazione energetica del corpo principale che si affaccia su via Fogazzaro (Cluster 2), si aggiunge ora un terzo intervento, curato da Asis, che prevede la riqualificazione della vasca interna da 25 metri e della vasca olimpionica del Lido esterno. I lavori sono previsti il prossimo anno - dal 15 febbraio al 31 dicembre 2025 - e si integreranno con quelli comunali.
Nel dettaglio si interverrà sull'edificio storico di via Fogazzaro con i seguenti interventi: verranno realizzati un nuovo locale per i prodotti chimici, delle nuove vasche di compenso per la vasca da 25 metri e per l'idromassaggio del centro benessere. Verrà effettuato inoltre il risanamento strutturale del cunicolo perimetrale interrato. Per quanto riguarda la vasca coperta da 25 metri verranno realizzati il sistema di tracimazione portando la vasca "a sfioro" in superficie, il rivestimento ceramico a pavimento e a parete del piano vasca, gli impianti di filtrazione, disinfezione, riscaldamento e distribuzione, oltre agli elementi di ancoraggio dei trampolini.
Relativamente alla vasca scoperta olimpionica da 50 metri verranno realizzati il sistema di tracimazione portando la vasca "a sfioro" in superficie, un nuovo rivestimento della vasca, gli impianti di circolazione, riscaldamento, distribuzione e gli arredi del piano vasca. Per quanto riguarda le vasche scoperte del lido verranno realizzati un nuovo sistema di carico e distribuzione dei prodotti chimici, il rivestimento e gli impianti di filtrazione.
L'intervento prevederà inoltre la realizzazione di una nuova reception, che fungerà da regia dell'intero impianto attraverso un nuovo sistema di controllo accessi, per migliorare l'accoglienza e facilitare la fruizione dei servizi. Il costo totale dell'intervento è di oltre 1 milione e 800 mila euro più iva.
Nuovo cappotto e serramenti per l'edificio principale. Già in fase avanzata i lavori al cosiddetto "Cluster 2", che avevano come obiettivo principale il miglioramento della performance energetica generale dell'edificio principale. Sono stati realizzati sia interventi di natura edile, con un nuovo rivestimento a cappotto e la sostituzione dei serramenti (questa parte è praticamente completata), che impiantistica, con sostituzione delle unità di trattamento dell'aria e i relativi sistemi di distribuzione.
L'opera è finanziata nell'ambito del bando Pnrr per l'importo di 1 milione e 400 mila euro a cui si è aggiunto un recente finanziamento di altri 280 mila euro di fondi statali per i rincari e uno stanziamento comunale di 150 mila euro per un totale di 1 milione e 830 mila euro.
Spogliatoi, palestre, wellness. Per quanto riguarda invece il "Cluster 1", il progetto consiste nella demolizione, successiva ricostruzione e ampliamento di tutti i volumi aggregati all'edificio principale che ospitano le diverse attività accessorie e di servizio dell'impianto. Il progetto si articola su un nuovo e ampio livello interrato di circa 1500 metri quadri destinato a spogliatoi, servizi e funzioni accessorie, su un piano terra di circa 850 metri quadri con quattro spazi, anche modulabili, di natura polivalente per attività diversificate e di allenamento e su un primo piano con spazi ufficio per le società sportive. È prevista inoltre l'area destinata alle nuove funzioni legate al wellness. Stilisticamente il nuovo volume intende "dialogare" con le caratteristiche architettoniche del corpo principale della struttura originale mutuandone la tipica scansione di superfici vetrate a nastro.
Molteplici criticità, sia di natura meteorologica che ambientale, hanno caratterizzato le fasi iniziali del cantiere rallentando l'originale programmazione dei lavori. In particolare le opere di demolizione e scavo hanno prodotto ripetuti rinvenimenti di materiali per il cui smaltimento si sono resi necessari complessi e onerosi interventi di bonifica. Attualmente è in fase di realizzazione la struttura in cemento armato.
L'opera è finanziata dal Pnrr per un importo di euro 2 milioni e 100 mila euro a cui si aggiungono un finanziamento statale da 210 mila euro per i rincari e il cofinanziamento comunale di 4 milioni per un totale di 6 milioni e 310 mila euro.
Entrambi i lotti dovranno concludersi entro il 31 gennaio 2026 con collaudo entro il 30 giugno 2026. Nell'estate del 2026 il Lido esterno del tutto rinnovato tornerà dunque a essere nuovamente a disposizione della cittadinanza.
Avviato a recupero il 100 per cento dei materiali di scarto. Come tutti i progetti finanziati dal Pnrr, anche la riqualificazione delle piscine Manazzon rispetta il principio "Do no significant harm" (Dnsh), ovvero il requisito minimo di non arrecare danno all'ambiente. Per questo il 100 per cento dei materiali di scarto non pericolosi legati alle demolizioni sono stati avviati a recupero (la soglia minima per il progetti del Pnrr è del 70 per cento). I quantitativi prodotti nei due Cluster sono ovviamente molto diversi viste le due attività eseguite: una di competa demolizione e nuova costruzione e una di intervento di efficientamento su un edificio esistente. Il Cluster 1, che ha visto la demolizione di grandi volumi, ha prodotto complessivamente quasi 3400 tonnellate di rifiuti, mentre il Cluster 2 ne ha prodotte circa 245. Fin dalla progettazione è stata dedicata grande attenzione a questo aspetto e si indicava già la necessità di fare la raccolta differenziata dei materiali. Quindi il cantiere è stato organizzato posizionando contenitori dedicati per i diversi tipi di materiali e invitando le imprese a fornire periodicamente la documentazione che dimostra quali e quanti rifiuti hanno prodotto in cantiere e dove sono stati mandati.
Finora, per entrambi i Cluster è stato avviato a recupero il 100 per cento dei rifiuti non pericolosi (che sono 3380 tonnellate per il Cluster 1 e 243 tonnellate per il Cluster 2). Nel Cluster 2 sono stati prodotti prevalentemente rifiuti misti da costruzione e demolizione, seguiti da metalli, cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche (tutte queste tipologie di rifiuti sono state avviate a recupero) e da poco più di 2 tonnellate di rifiuti pericolosi avviati a smaltimento.