Altroconsumo - Associazione Indipendente di Consumatori

07/02/2024 | News release | Distributed by Public on 07/02/2024 01:43

Come funziona la dieta low Fodmap per l'intestino irritabile

L'acronimo inglese FODMAP è costituito dalle iniziali delle parole "Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides Monosaccharides And Polyols", cioè oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili.

Più precisamente, sono considerati FODMAP alcuni carboidrati come fruttosio, lattosio, polialcoli (ad esempio sorbitolo e maltitolo, usati come dolcificanti) e sostanze presenti in moltissimi alimenti, come i fruttani e galattani, che sono fibre utili al nostro organismo.

Queste sostanze, che sono naturalmente presenti in numerosi alimenti, non sono altro che carboidrati che vengono scarsamente o per nulla assorbiti nell'intestino. In alcuni soggetti che soffrono della sindrome dell'intestino irritabile i FODMAP possono essere in parte causa di gonfiore, meteorismo, diarrea, stipsi, dolore addominale.

Che cosa c'entrano i FODMAP con l'intestino irritabile?

Le persone che soffrono di sindrome da intestino irritabile tendono ad avere dolore o fastidio addominale cronico che si associa ad alterazioni della funzione intestinale. Una percentuale significativa della popolazione dei paesi occidentali, tra cui l'Italia, soffre di intestino irritabile, una sindrome caratterizzata sostanzialmente da problemi legati all'alvo, cioè ad andare in bagno.

Alcune persone hanno maggiormente un problema di stitichezza mentre altre hanno più un problema di diarrea frequente. Si tratta di una sindrome cosiddetta funzionale, cioè di un disturbo che non può essere diagnosticato se non sulla base dei sintomi del paziente, in quanto non ci sono analisi o esami specifici che permettano di fare una diagnosi. È facile capire quindi che non ci sono terapie mirate ed efficaci.

Si interviene su più livelli e uno di questi è di tipo nutrizionale, approntando una dieta che possa aiutare la persona affetta da intestino irritabile. Uno dei due regimi proponibili è quello della Dieta FODMAP, dove si eliminano e reintroducono gradualmente e in modo ridotto alcuni alimenti a cui sono imputati alcuni effetti, con la speranza di aiutare il paziente.

I pazienti con diagnosi di sindrome dell'intestino irritabile tendono ad attribuire i loro sintomi ad alcuni alimenti. Molte persone che sperimentano i sintomi della sindrome, pur non rientrando nella definizione diagnostica di intestino irritabile, cercano un rimedio a questi disturbi, normalmente in autonomia, adattando la propria dieta ed escludendo quegli alimenti a cui si è data la colpa di gonfiore, dolore addominale, diarrea o quant'altro.

Per questo motivo parlare di questo tema potrà interessare anche persone che non hanno una diagnosi, ma che hanno sentito parlare di quanto alcuni alimenti e sostanze, dal lattosio al glutine, possano darci "fastidio" all'intestino.

Perché i FODMAP non sono ben assorbiti nell'intestino?

Il mancato o il ridotto assorbimento dei FODMAP può essere dovuto a a vari fattori: alcuni non sono assorbiti a causa di un'attività enzimatica inefficace o ridotta, altri possono esserlo meno velocemente a causa di un trasporto troppo lento del carboidrato dall'intestino all'interno dell'organismo.

Per esempio:

  • il lattosio non può essere assorbito dall'organismo così com'è ma deve essere scisso nei suoi due zuccheri monosaccaridi costituenti, glucosio e galattosio. Questa idrolisi è effettuata da un enzima chiamato "lattasi". Se vi è una carenza di lattasi, il lattosio non viene digerito e quindi non assorbito (si parla infatti di "malassorbimento"). Dall'intestino tenue passa nel colon dove viene fermentato dalla microflora, con gli effetti già visti.

Se siete intolleranti al lattosio dovreste seguire una dieta senza lattosio.

  • Se il fruttosio viene introdotto in quantità significative, la proteina che lo trasporta all'interno dell'organismo non riesce a essere così efficiente; questo zucchero non riesce quindi a essere assorbito nell'intestino tenue e arriva al colon, con conseguenti disturbi intestinali causati dalla fermentazione batterica.
  • Rientrano nei FODMAP anche sostanze meno note come i fruttani (anche detti frutto-oligosaccaridi) e galattani (o galatto-oligosaccaridi), che non vengono digeriti perché l'uomo non possiede gli enzimi per farlo e sono quindi fermentati dalla flora intestinale. Si tratta di fibre, presenti in molti alimenti, impiegabili anche come prebiotici, cioè sostanze che favoriscono la crescita di batteri utili, come riporta il ministero nelle sue linee guida sui probiotici.

Perché i FODMAP provocano disturbi intestinali?

Tutti i carboidrati FODMAP che non sono assorbiti nell'intestino raggiungono il colon dove vengono fermentati dalla flora batterica, che li utilizza come fonte di energia, con conseguente produzione di gas (anidride carbonica, metano, idrogeno). Queste sostanze hanno inoltre la capacità di attirare acqua nell'intestino che, insieme al gas prodotto, provoca la distensione della parete intestinale. Attirando acqua, inoltre, rendono le feci meno consistenti.

Si tratta di eventi che si verificano in ogni essere umano e, c'è da dire, la maggior parte delle persone assume quotidianamente alimenti ad alto contenuto di FODMAP senza riscontrare alcun disturbo. Per le persone, invece, che soffrono di sindrome dell'intestino irritabile, avendo un intestino molto sensibile, lo "stiramento" della parete intestinale provoca dolore, gonfiore e fastidio, cioè i tipici sintomi di questo disturbo.

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