11/25/2024 | News release | Distributed by Public on 11/25/2024 00:20
L'Alleanza delle Cooperative Agroalimentari Italiane ha organizzato un vertice a Milano durante il quale è stato evidenziato il ruolo e l'importanza della cooperazione nel comparto lattiero caseario dal titolo: "Latte italiano: la forza della cooperazione", in cui si è parlato anche di politiche europee.
Per consolidare il processo di crescita garantito dalla cooperazione lattiero casearia, le tre centrali cooperative riunite in Alleanza delle Cooperative Italiane, hanno avanzato una proposta di sviluppo organico del settore attraverso l'attivazione di una OCM (Organizzazione comune di mercato) per il settore latte. Una richiesta politica compatta che la cooperazione ha formulato al Ministro delle Politiche agricole e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e agli europarlamentari presenti. Il Presidente del Settore lattiero-caseario di Confcooperative Fedagri e presidente del gruppo latte di Copa Cogeca Giovanni Guarneri ha detto: "Non è per ottenere ulteriori risorse, bensì per razionalizzare la loro allocazione provenienti da fondi PAC in modo da attivare degli strumenti che consentano un approccio più mirato a migliorare la competitività del settore lattiero-caseario e a consentire al settore un adattamento al mutato contesto ambientale, economico e dei consumi".
In precedenza erano stati presentati i dati Nomisma sulla cooperazione lattiero casearia. Eccone una sintesi che fornisce un quadro incontrovertibile sul suo ruolo nel panorama economico.
Essere soci di una cooperativa ha un vantaggio economico. Lo dicono i numeri: se un allevatore conferisce il proprio latte in cooperativa, il prezzo di liquidazione della materia prima si mantiene stabilmente superiore a quello di mercato. Nello specifico, ha un differenziale positivo del 16% in più rispetto al prezzo del latte in Lombardia, mentre in alcune aree di montagna addirittura un prezzo è più alto del 30%.
Il patto mutualistico tra i soci e la cooperativa, che si fonda su garanzia del conferimento e remunerazione del latte a prezzi più alti di quelli del mercato, fornisce una prospettiva di lungo periodo alle imprese agricole dedite dell'allevamento. Resilienza del sistema e fidelizzazione del rapporto tra soci e cooperativa sono gli altri due elementi di distintività di questo modello d'impresa, che si caratterizza per una maggiore longevità rispetto alle imprese di capitali. La vita media delle cooperative è, infatti, di circa 60 anni, più del doppio di quella delle società di capitali.
L'analisi di Nomisma ha fotografato anche il ruolo cruciale che la cooperazione riveste per la tenuta e lo sviluppo dell'intero comparto lattiero-nazionale: con 17mila stalle, 540 imprese di trasformazione e più di 13mila lavoratori, la cooperazione rappresenta oltre il 65% del latte raccolto in Italia e il 70% della produzione dei principali formaggi DOP.
Non solo. Nella classifica delle prime 20 imprese del settore lattiero-caseario, 7 sono cooperative o appartengono a gruppi cooperativi. Il 63% del giro d'affari cooperativo lattiero-caseario è sviluppato dalle 25 imprese più dimensionate.
Nel complesso, le performance economiche hanno registrato una crescita costante nell'ultimo decennio: nel periodo 2013-2022, infatti, le cooperative lattiero-casearie hanno registrato un incremento del fatturato del +52% e la crescita è stata accompagnata da un robusto consolidamento delle dimensioni, in virtù sia di processi di crescita che di fusioni fra cooperative.
La crescita dimensionale è stata accompagnata da un sempre maggiore orientamento al mercato e, in particolare, al più dinamico mercato estero: l'export delle prime 28 cooperative italiane vale da solo 1,2 miliardi di euro, pari al 23% del totale nazionale.
Inoltre, le cooperative non promuovono soltanto la sostenibilità economica, ma rafforzano anche il tessuto socio-produttivo dei territori coinvolti. Al riguardo, nel sistema cooperativo è costante l'attenzione alle esigenze e alla tutela dei soci di piccole dimensioni o localizzati in aree svantaggiate. Un approccio inclusivo e attento, che contribuisce a promuovere una filiera lattiero-casearia più equa e sostenibile anche dal punto di vista sociale.