11/22/2024 | News release | Distributed by Public on 11/22/2024 09:42
L'Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali ha promosso oggi , venerdì 22 novembre , alla Biblioteca regionale di Aosta, una riflessione sulle politiche per l'invecchiamento attivo in Valle d'Aosta. Un appuntamento che ha riunito gli attori e i referenti degli enti e delle istituzioni che stanno operando affinché sia possibile che la "terza età" possa vivere e pensare ad un presente, ma anche ad un futuro, inclusivo e sostenibile.
A introdurre i lavori è stato l'Assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi che ha definito le politiche per l'invecchiamento attivo come la sintesi che deve avere, insieme al coordinamento amministrativo, la politica di coesione di tutta una serie di politiche, già in essere, rispetto ad un tema che è quello dell'invecchiamento della nostra società. Da un punto di vista pragmatico, si tratta di trasformare in una grande opportunità una presa d'atto, che è la centralità delle persone anziane all'interno del sistema famiglia, ma che è anche il numero, elevato, delle persone che si trovano nella fascia della vita definita "la terza età". È quindi necessario fare in modo che attraverso tutta una serie politiche, attuate a 360 gradi e in maniera trasversale, si arrivi all'obiettivo di avere la persona anziana in salute e per raggiungere questo obiettivo è necessario che le persone anziane siano attive all'interno della comunità. Dobbiamo lavorare tutti insieme - e questo è lo scopo del Tavolo interistituzionale sulle Politiche dell'Invecchiamento - si devono creare le opportunità, i progetti e le strutture affinché le persone anziane continuino a collaborare per la costruzione e lo sviluppo della comunità.
Oggi è la prima espressione formale ed esterna del Tavolo istituito dall'Assessorato il 26 gennaio 2024 per un reale coordinamento delle azioni per l'invecchiamento attivo che si stanno affrontando anche nella competente commissione consiliare. E' un primo momento per trasformare una realtà in una reale opportunità, nella consapevolezza che da soli non si va da nessuna parte".
A sollecitare l'importanza di coesione progettuale e di intenti per potare avanti nuove politiche per uno sviluppo di progettualità in favore dell'invecchiamento attivo è stato Claudio Latino , Presidente del Coordinamento Solidarietà Valle d'Aosta che ha detto: Va prima di tutto premesso che una reale politica tesa a favorire l'invecchiamento attivo non si enuncia ma la si pratica. Per tale motivo, vi è l'esigenza di creare alleanze tra gli attori del Tavolo regionale insieme alla necessità di un serio coordinamento tra gli stessi. Il convegno di oggi rappresenta una grande opportunità e sarà vincente se ognuno dei soggetti farà la propria parte, assicurando al progetto coraggio e risorse certe. "
Illustrando il proprio contributo all'interno del Tavolo interistituzionale sulle Politiche dell'Invecchiamento è intervenuto Stefano Ghidoni , Presidente di Savoir&Daire vd'A, l'associazione degli assistenti personali e degli operatori sanitari della Valle d'Aosta: Con lo slogan "S&F Vd'A pensa proprio a te che pensi sempre agli altri", la nostra Associazione promuove l'aggregazione delle persone che lavorano in Valle d'Aosta come OSS, Assistenti Personali, Badanti e Caregiver, offrendo corsi di aggiornamento professionale, incontri di sostegno psicologico e momenti di arricchimento culturale e di socialità, al fine di aggiornare le competenze di queste lavoratrici e lavoratori, e di migliorarne l'immagine pubblica.
Nel Tavolo e nel contesto in oggetto, la nostra presenza vuole servire a valorizzare la funzione di queste figure, fondamentali per l'assistenza alle persone anziane nei vari ambiti (ospedale, microcomunità, famiglia...) ma bisognose di più approfondita formazione di base e di specializzazione, per mantenere salute, abilità fisiche, intellettuali e relazionali degli anziani "ancora attivi" anche se malati, con ridotte capacità residue a casa
o già ospiti di strutture protette".
" Negli ultimi decenni, il fenomeno dell'invecchiamento della popolazione è diventato un argomento prioritario per le istituzioni nazionali e internazionali, determinando l'emergere di nuove esigenze sociali e politiche, che devono essere affrontate con urgenza per migliorare la sostenibilità del processo. Uno degli strumenti messi in campo, a questo scopo, è l'invecchiamento attivo, che propone un approccio olistico ai problemi sociali relativi alla terza età, con benefici che ne derivano per l'individuo e la società - ha evidenziato Davide Lucantoni , rappresentante dell'Istituto nazionale di ricovero e cura a carattere scientifico IRCSS-INRCA di Ancora
"In questa direzione, - ha aggiunto Lucantoni - la Regione Valle d'Aosta ha iniziato a dotarsi di strumenti di governance, come il "Tavolo interistituzionale sul tema dell'invecchiamento attivo", utili per l'implementazione del concetto di invecchiamento attivo nella sua complessità e multidimensionalità, attraverso la creazione di politiche. La Conferenza "Politiche per l'invecchiamento attivo in Valle d'Aosta" rappresenta dunque un'occasione non solo per sensibilizzare la cittadinanza rispetto al percorso intrapreso dalla Regione sul tema dell'invecchiamento attivo, ma anche per cominciare a delineare una visione di medio-lungo periodo, condivisa tra stakeholder pubblici e privati."
"La sfida epocale e inedita dell'invecchiamento della popolazione sta determinando una vera e propria trasformazione antropologica, sociale e culturale delle nostre comunità. Essa ha bisogno di politiche non solo mirate alla tutela delle fragilità sanitarie degli anziani ma di un approccio multidisciplinare di tutti i bisogni che le persone over 65 esprimono, che sono sì di salute, ma anche di cultura, di socialità, di impegno civico, di conoscenza. Gli anziani non sono tutti uguali e non costituiscono un blocco sociale omogeneo.
Il sindacato dei pensionati, da circa 20 anni rivendica questo tipo di approccio al fenomeno, chiedendo alla politica e alle istituzioni ad ogni livello, regionale e nazionale, di promuovere leggi quadro sull'invecchiamento attivo, che mettano insieme progettualità e risorse adeguate alla loro realizzazione. È quello che auspichiamo anche in Valle d'Aosta. " ha evidenziato Carla Mastrantonio, Segretaria nazionale Spi-Cgil, intervenuta in rappresentanza di tutte le sigle sindacali dei pensionati.
Ad introdurre l'esperienza nell'ambito del Tavolo interistituzionale sul tema dell'invecchiamento attivo è intervenuto Vitaliano Vitali , coordinatore del Dipartimento politiche sociali che ha delineato il processo partecipativo della raccolta dei dati: " Ritenevamo importante, come prima fase ed in un'ottica di coordinamento degli interventi tra tutti gli stakeholder, avere una fotografia rispetto alle diverse attività implementate su tutto il territorio regionale nell'ambito dell'invecchiamento attivo. Fondamentale sarà, avere un linguaggio comune su cosa si intenda quando si parla di invecchiamento attivo."
A dettagliare la mappatura con esempi concreti rispetto a quanto viene proposto dal territorio è stata Katia Zanello , responsabile dell'Unità organizzativa Programmazione in ambito sociale e RUNTS, che ha sottolineato: "È sicuramente necessario stabilire relazioni strutturate e un coordinamento tra i diversi attori per rendere l'offerta più omogenea e rispondente ai bisogni degli anziani." Zanello ha anche evidenziato che, al momento, le attività poste in essere derivano da fondi regionali, mentre si è in attesa della definizione del Piano Triennale dell'Invecchiamento Attivo da parte del Ministero, fondamentale per destinare risorse adeguate a sostegno delle iniziative.
A parlare delle esperienze territoriali a carattere regionale è stata Casola Sabrina , Dirigente della struttura Servizi alla persona, alla famiglia e disagio Abitativo: " La Valle d'Aosta sta affrontando la sfida dell'invecchiamento progressivo della popolazione, trasformandola in un'opportunità per valorizzare il contributo degli anziani alla comunità. I servizi sociali, nel percorso di riorganizzazione, hanno chiaro il processo di empowerment degli anziani, in un'ottica generativa. È importante valorizzare e potenziare il contributo e le esperienze degli anziani che hanno il diritto di sentirsi utili"
Durante l'intervento sono stati presentati alcuni progetti sperimentali quali l'Aquilegia, co-progettazione relativa al co-housing che promuove la socializzazione e il benessere degli anziani attraverso laboratori artigianali, educazione finanziaria e creazione di un orto sociale. Sono state evidenziate anche le iniziative del Centro per le Famiglie di Aosta, con laboratori intergenerazionali e corsi creativi pensati per favorire il dialogo tra generazioni e stimolare la partecipazione sociale. Un ruolo fondamentale è svolto degli Animatori di Comunità nell'ambito dei PUA (Punti Unici di Accesso), che facilitano l'accesso ai servizi, promuovono la partecipazione attiva degli anziani e creano reti di supporto comunitarie.
Un ruolo centrale è svolto dagli Animatori di Comunità, che facilitano l'accesso ai servizi, promuovono il coinvolgimento attivo degli anziani e costruiscono reti di supporto comunitarie, rafforzando il tessuto sociale della regione.
A tracciare i contorni di una delle realtà territoriali più rappresentative della regione, quella del capoluogo regionale è stata Stefania Magro , Dirigente dei Servizi Sociali, Demografici e Pubblica istruzione e Vice Segretario Generale del Comune di Aosta: L'amministrazione comunale di Aosta da oltre 30 anni è impegnata nell'attività di socializzazione degli anziani e, negli ultimi anni, la logica si è evoluta verso forme con progetti di partecipazione attiva. Il prezioso coinvolgimento di associazioni, delle istituzioni scolastiche, delle forze dell'ordine e dei cittadini volontari arricchiscono l'attività del Comune che riveste così una notevole importanza sociale per il tessuto cittadino. La fascia d'età interessata è molto ampia, dai 60 ai 99 anni, così come ampia è l'interazione intergenerazionale. Ed è davvero bello vedere figli e genitori partecipare attivamente.
A parlare di "Comunità attive", definitive e contenute nel Piano Regionale della Prevenzione 2021/2025 è stato il Dottor Maurizo Castelli , Direttore della Struttura complessa Medicina Legale e del Dipartimento di Prevenzione dell'Ausl Valle d'Aosta, che ha messo in evidenzia le peculiarità del programma meso in atto a livello regionale e le sue linee di sviluppo in ambito di invecchiamento. Quattro gli assi di intervento e di azione per promuover l'attività fisica; la sorveglianza dei fattori di rischio legati a malattie croniche ed agli stili di vita nella popolazione; la cooperazione dei sistemi sanitari con le istituzioni pubbliche e con le organizzazioni rappresentative della collettività, al fine di realizzare programmi intersettoriali mirati.
A sintetizzare le azioni messe in campo dalla Regione per un rafforzamento degli interventi in favore degli anziani, contenuti nel Piano della Salute e del Benessere Sociale (PSBS), il principale documento di programmazione della politica sanitaria valdostana per il rilancio del Servizio Sanitario Regionale, è stato Claudio Perratone , Coordinatore regionale del Dipartimento sanità e salute: Tra i vari obiettivi strategici del Piano va evidenziato, in particolare, quello relativo alla riorganizzazione e al potenziamento dell'assistenza territoriale che trova la sua declinazione nella Macro Area 2. Le azioni per la riorganizzazione e il potenziamento dell'assistenza territoriale prevedono l'implementazione di nuovi servizi e attività di prossimità, per una presa in carico e cura degli assistiti trasversale, multidisciplinare, coordinata e organizzata, con l'obiettivo di passare da una logica prestazionale a un approccio integrato.
La riorganizzazione della sanità territoriale - con le case di comunità, gli ospedali di comunità, la centrale operativa del territorio, le aggregazioni funzionali territoriali della medicina di assistenza primaria, le cure domiciliari e il potenziamento della telemedicina - rappresenta una sfida per una migliore gestione delle fragilità e della cronicità, ma anche per intervenire precocemente e, quindi, promuovere l'invecchiamento attivo.
Una particolare menzione va fatta, poi, al Piano regionale per le demenze, supportato da significative risorse finanziarie trasferite dallo Stato. Tra le azioni più significative attuate a livello regionale vanno annoverate le attività di potenziamento del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze, la Palestra della mente, la Montagnaterapia e il Progetto "A casa è meglio".
La linea di investimento 2024-2027, di quasi 700.000 euro, prevede di potenziare la diagnosi tempestiva, con il coinvolgimento diretto dei medici di famiglia, la teleriabilitazione per raggiungere i pazienti anche lontani, lo sviluppo di attività residenziali e semi-residenziali nonché il potenziamento della formazione rivolta agli operatori del settore e a tutti i portatori di interesse.
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