Altroconsumo - Associazione Indipendente di Consumatori

05/06/2022 | News release | Distributed by Public on 05/06/2022 04:02

Bonus 200 euro: a chi spetta, come ottenerlo

Novità in arrivo nell'ultima bozza del cosiddetto "decreto Aiuti", che dopo aver avuto il via libera del Governo è tornato sul tavolo del Consiglio dei ministri per alcune importanti modifiche: la misura destinata a supportare le famiglie coi redditi più bassi nell'affrontare l'aumento dell'inflazione e la pressione del caro-vita, verrà estesa a una platea più vasta di beneficiari. Vediamo in cosa consiste e chi potrà ricevere il bonus.

Bonus 200 euro: a chi spetta

La misura prevede un bonus di 200 euro, erogati una tantum, a pensionati e lavoratori dipendenti che percepiscono un reddito annuo fino a 35 mila euro lordi. Con l'ultima versione del decreto, la platea dei beneficiari è stata estesa anche ai lavoratori autonomi (di cui già si era parlato), a categorie di lavoratori inizialmente esclusi dal bonus come colf, badanti e lavoratori stagionali, ma anche a chi è disoccupato e percepisce contributi come la Naspi e il Reddito di Cittadinanza.

Come si ottiene

Al momento il testo del "decreto Aiuti" non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, quindi non si conoscono i dettagli tecnici del bonus. Tuttavia, stando alle parole del premier Draghi e del ministro dell'Economia e delle finanze Franco, non sarà necessario che il cittadino (almeno per quanto riguarda pensionati e lavoratori) faccia alcuna richiesta.

Come viene erogato e quando arriva

Stando alle ultime bozze, il bonus dovrebbe essere erogato direttamente nella busta paga e nella pensione di luglio. I lavoratori dipendenti non devono fare nulla, perché è il datore di lavoro che in base ai dati in suo possesso riconosce il bonus direttamente nella busta paga. Qualora in sede di conguaglio a fine anno risultasse che la somma non era dovuta, ad esempio per superamento del limite di reddito, il datore di lavoro la deve recuperare in otto rate sulle buste paga successive al conguaglio.

Per i pensionati, l'accredito viene fatto direttamente dall'Inps in base ai dati reddituali in suo possesso, successivamente, l'istituto effettua i controlli reddituali con l'Agenzia delle entrate e, qualora il limite di reddito fosse superato, recupera la somma erroneamente erogata, chiedendone il rimborso entro 5 anni

Per i lavoratori autonomi che abbiano un reddito annuo imponibile massimo di 35.000 euro, il bonus verrà riconosciuto con le modalità (si parla dell'istituzione di un apposito fondo) che saranno stabilite entro il prossimo mese tramite decreto emanato dal Ministero per le politiche sociali insieme al Ministero dell'economia. Ancora non ci sono informazioni sulle modalità di erogazione per colf, badanti e lavoratori stagionali.

Come si calcolano i 35 mila euro

Per i dipendenti, i beneficiari del bonus sono di fatto gli stessi che già sfruttano (per tutto il 2022) la riduzione dei contributi Inps dello 0,8%. Anche per i pensionati vale lo stesso limite di reddito di 35.000 euro lordi annui e riguarda chi percepisce redditi da pensione, assegni sociali o trattamenti di accompagnamento alla pensione.

In questo caso si tiene conto di tutti i redditi di qualsiasi natura compresi quelli esenti da imposta, soggetti a ritenuta alla fonte o a imposta sostitutiva. Questo significa che se oltre alla pensione si percepiscono altri redditi, come ad esempio quelli di un affitto, questi vengono considerati per il calcolo del limite di reddito dei 35.000 euro.
Gli unici redditi che non vengono conteggiati sono quelli derivanti dalla casa di abitazione, l'assegno unico universale, gli Anf, la corresponsione del TFR, gli assegni di guerra, le indennità di accompagnamento e quelle per i ciechi parziali o i sordi prelinguali.

Come sarà finanziato

Il bonus 200 euro sarà finanziato senza bisogno di ricorrere ad alcuno scostamento di bilancio, ma aumentando la tassa sugli extraprofitti delle aziende energetiche già introdotta dai provvedimenti precedenti.

Rinnovati anche bonus sociale e sconto accise benzina

Allo stesso modo saranno finanziati anche le altre due misure contenute nel decreto Aiuti che più da vicino impattano sulle tasche dei consumatori: l'estensione per altri tre mesi del bonus sociale per chi ha difficoltà a pagare le bollette e l'estensione per altri due mesi del taglio delle accise sul carburante.

  • Bonus sociale. Il Governo ha infatti prorogato per altri tre mesi (luglio, agosto e settembre) il bonus sociale destinato alle famiglie più impattate dal caro-energia e più in difficoltà con il pagamento delle bollette di luce e gas. Un provvedimento che interessa tutti i nuclei familiari con Isee non superiore ai 12 mila euro e le famiglie con almeno 4 figli a carico con Isee non superiore ai 20 mila euro.
  • Accise carburanti. Il governo è intervenuto anche sul fronte del caro-benzina, estendendo (come si era già ipotizzato) fino all'8 luglio il taglio di 26 centesimi su benzina e gasolio. Inoltre l'intervento è stato esteso anche al metano: in questo caso, per ogni metro cubo di gas l'accisa viene portata a zero e l'Iva viene ridotta al 5%.

Caro-vita: le nostre battaglie

Tanto il bonus 200 euro, quanto l'estensione degli aiuti su bollette e carburanti sono certamente provvedimenti utili ai consumatori per tamponare l'emergenza del caro-vita. Tuttavia sono la dimostrazione che non si può continuare a rinnovare misure tampone e mettere in campo provvedimenti una tantum: servono interventi strutturali che permettano di mettere al riparo i consumatori da futuri rincari e speculazioni.

Da mesi abbiamo fatto le nostre proposte concrete al Governo, sia sul fronte del caro-benzina, sia su quello del caro-energia. Da qualche giorno abbiamo fatto le nostre proposte concrete anche per aiutare le famiglie più in difficoltà a fare la spesa, davanti all'incessante crescita dei prezzi dei prodotti alimentari di base. Sostieni anche tu le nostre battaglie e gli appelli al Governo. Più siamo, più la nostra voce sarà forte.

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