ISPI - Istituto per gli Studi di Politica Internazionale

11/20/2024 | Press release | Distributed by Public on 11/20/2024 11:58

Usa2024: l’America che verrà

Procede negli Stati Uniti il processo di nomine per la nuova amministrazione Trump. La lista dei collaboratori e titolari dei dicasteri si è arricchita, nelle ultime ore, grazie alle nomine di Linda McMahon all'Istruzione, Mehmet Oz alla guida dei Centers for Medicare and Medicaid Services e Howard Lutnick come segretario al Commercio. In linea con quanto avvenuto finora, il processo di transizione segue lo schema della 'assoluta fedeltà' come criterio principale per la scelta. La posta in gioco non potrebbe essere più alta. Trump dovrà gestire dossier delicatissimi: dalla guerra in Ucraina al conflitto in Medio Oriente, la crisi migratoria e i rapporti con la Cina. Per affrontare queste sfide, il presidente eletto sta approntando la squadra più controversa della storia americana moderna, composta da imprenditori, politici MAGA, manager di Wall Street e outsider della politica dal profilo divisivo. Al punto che alcune nomine potrebbero incontrare il veto degli stessi senatori repubblicani: una situazione che potrebbe indurre Trump a provare ad aggirare il processo di conferma del Senato.

Un no vax alla Sanità?

Tra i nomi più a rischio bocciatura c'è sicuramente quello di Robert F. Kennedy Jr, figlio di Bob Kennedy, alla Sanità. Se la sua nomina dovesse passare, Kennedy, apertamente no-vax, guiderà il dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (Hhs) che regola le politiche sanitarie Usa e la supervisione di 13 agenzie federali - che l'aspirante Segretario ha già dichiarato di voler smantellare - tra cui la Food and drug administration (Fda), e i Centers for disease control and prevention (Cdc). Tra le ragioni per cui i repubblicani potrebbero tirarsi indietro basterebbe ricordare le sue posizioni complottiste e antiscientifiche sui vaccini e la pandemia di Covid: Kennedy ha dichiarato che potrebbe essere stata progettata in laboratorio e che il virus sarebbe stato 'etnicamente orientato' per colpire alcune popolazioni più di altre. E non è un caso se la sua nomina ha letteralmente fatto colare a picco i titoli di tutte le farmaceutiche quotate in borsa. Kennedy inoltre ha messo in dubbio la correlazione tra Hiv e Aids, e individuato nel 5g una tecnologia "per controllare il comportamento umano".

La signora del wresling all'Istruzione?

Trump ha scelto la co-fondatrice della World Wrestling Entertainment (WWE) e sua co-presidente di transizione, Linda McMahon, come Segretaria all'istruzione. Alleata di lunga data di Trump, McMahon ha guidato la Small Business Administration durante la prima presidenza di Trump e ha donato milioni di dollari alla sua campagna presidenziale. Annunciando la sua scelta su Truth Social, Trump ha affermato che McMahon "sfrutterà i suoi decenni di esperienza di leadership e la sua profonda conoscenza sia dell'istruzione che del business per dare potere alla prossima generazione di studenti e lavoratori americani". Più volte in passato Trump si è scagliato contro il Dipartimento dell'istruzione e ha promesso di chiuderlo, un'idea a lungo accarezzata dai Repubblicani, che contestano l'orientamento considerato troppo progressista dei programmi scolastici. L'agenzia federale, fondata nel 1979, si occupa anche di supervisionare i finanziamenti per le scuole pubbliche, gestire i prestiti agli studenti e programmi per aiutare gli studenti a basso reddito. Il mese sorso McMahon è stata citata in giudizio in una causa che coinvolge la WWE. L'accusa è che lei, suo marito e altri dirigenti dell'azienda abbiano consapevolmente permesso che un cronista a bordo ring, morto nel 2012, abusasse di ragazzi minorenni. I McMahon negano ogni illecito.

L'uomo dei dazi al Commercio?

Dopo settimane di incertezza e rumors, Trump ha scelto anche il prossimo responsabile del Commercio: si tratta di Howard Lutnick, 63enne CEO di Canton Fitzgerald, una società di investimenti, e noto fautore della politica dei dazi. Lutnick era già un membro importante dello staff di Trump e assieme a Linda McMahon ha gestito in queste settimane il team per la transizione del presidente eletto. Come Segretario al Commercio sarà responsabile di mettere in atto buona parte del programma economico di Trump, fra cui la promessa di imporre tariffe del 10% su tutte le importazioni e del 60% sui beni cinesi. Secondo Axios Lutnick sperava di diventare Segretario del Tesoro, ma Trump starebbe valutando altre opzioni. Il suo ruolo al Commercio gli conferirà comunque un controllo più diretto sul programma tariffario.

La scelta per il Tesoro è considerata cruciale dato che il Dipartimento in questione oltre alle funzioni del Ministero dell'Economia, gestisce il debito pubblico e coordina con la Federal Reserve la politica monetaria della prima economia mondiale.

Il commento

Di Roberto Italia, Osservatorio Geoeconomia ISPI

"La nomina di un fedelissimo come Lutnick a una delle posizioni apicali della nuova amministrazione non arriva certo a sorpresa. Far digerire a una figura esterna alla cerchia trumpiana l'aggressiva agenda commerciale era impresa quasi impossibile anche per il tycoon. Tra la gestione dei fondi del CHIPS Act, i controlli all'export di tecnologie sensibili e le indagini tariffarie più scottanti per la sicurezza nazionale (la famosa Sezione 232), Lutnick avrà il compito di intensificare la competizione con la Cina. Se e come verrà archiviata l'importante eredità della Segretaria uscente Raimondo non è elemento secondario. Trump lascia presagire poi una "responsabilità diretta aggiuntiva" del magnate di Wall Street all'interno dell'ufficio del Rappresentante per il Commercio - altra figura apicale a livello commerciale e che riporta direttamente al Presidente - casella attualmente non ancora riempita. Mossa inusuale ma che manda un segnale forte: no a voci dissonanti sui dazi all'interno della futura amministrazione". 

Vuoi ricevere i nuovi Daily Focus direttamente nella tua casella di posta?
ISCRIVITI