IA, Anastasi annuncia a Torino l'accordo col CSI

Il Presidente di Formez, Giovanni Anastasi, ha partecipato stamane a Torino, presso la Casa delle Tecnologie Emergenti, all'evento Rivoluzione digitale: nuove frontiere dell'Intelligenza Artificiale, organizzato da Regione Piemonte e Regional Innovation Valley, in collaborazione con Consorzio per il Sistema Informativo, Anci Piemonte, Anfev e Uncem.

Nei saluti istituzionali, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha sottolineato l'opportunità dell'IA, avvertendo però che "l'interruttore deve essere sempre nelle mani dell'uomo". Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha affermato che "entro il 2027 ben 70 milioni di posti di lavoro saranno diversi da oggi, e la maggior parte di questi deriverà da tecnologia e digitalizzazione".

Sono poi intervenuti Letizia Maria Ferraris, presidente di CSI Piemonte, Stefano Paolo Corgnati, Rettore del Politecnico di Torino, Matteo Marnati, assessore regionale ad Ambiente, Innovazione e IA, Andrea Tronzano, assessore regionale a Bilancio, Finanze e Sviluppo Attività produttive, e Pietro Pammolli, direttore di CSI Piemonte.

Nel corso dell'evento, moderato da Mila Fiordalisi, direttore di Corriere Comunicazioni e di Spaceconomy360, il Presidente Anastasi ha ufficializzato l'accordo proprio con CSI, dicendosi "molto soddisfatto. Formez e Consorzio per il Sistema Informativo esprimono, nei rispettivi campi di azione, eccellenze complementari che, unite, daranno importanti risultati nell'interesse delle pubbliche amministrazioni e, quindi, di cittadini e imprese", ha affermato.

"Un primo campo di applicazione di questa iniziativa sarà nell'ambito dell'Intelligenza Artificiale, con il fine di capitalizzare e amplificare quanto prodotto all'interno dell'ecosistema pubblico italiano", ha aggiunto Anastasi, che ha anche annunciato un prossimo accordo con la Pontificia Università Antonianum sull'utilizzo etico dell'Intelligenza Artificiale.

"Una recente statistica - ha poi aggiunto il Presidente di Formez - sostiene che l'Italia è al ventiseiesimo posto per quanto riguarda la facilità di predisposizione del mondo pubblico a implementare l'IA, e ventitreesima nell'ambito dei servizi digitali a cittadini e imprese. In entrambi i casi, siamo ben dietro ai Paesi ai quali solitamente ci confrontiamo. In compenso, occupiamo la settima posizione per quanto riguarda la promozione degli Open Data e le logiche di interoperabilità nell'utilizzo delle informazioni, ben sopra la media UE. E siamo secondi per i numeri di 'casi di uso' nell'ambito dell'IA, anche se molti di questi non realizzati".

"Quello che emerge è un gap da recuperare e, al contempo, una diffusa creatività e una predisposizione al nuovo. Per sua natura - ha sostenuto Anastasi -, l'applicazione dell'IA può far fare un salto recuperando il gap digitale. Se pensiamo ad esempio alle iniziative di interoperabilità, queste sono anche figlie di eccessive frammentazioni organizzative. Proprio per la sua capacità di interpretare e utilizzare al meglio dati destrutturati, l'IA potrà dare tanto, ed è fondamentale, come si sta facendo, avviare un coordinamento nazionale della tematica e supportare soprattutto le scelte, ovvero definire le priorità corrette, pesarne i benefici. E in questo senso va sia la Task Force che coordino, sia l'accordo con CSI".

Anastasi si è poi concentrato sull'importanza del concetto di inclusione digitale. "Bisogna dare a tutti le stesse possibilità di accesso e di apprendimento di questi nuovi strumenti. Il ciclo di seminari interni che abbiamo tenuto in Formez (il secondo arriverà entro la fine dell'anno) va proprio in questa direzione. Molte Pubbliche Amministrazioni sono pronte per questa sfida, ma sarà anche compito nostro supportare quelle meno pronte, tramite un programma che veda concretamente al centro proprio il tema dell'inclusione digitale".