11/05/2024 | News release | Distributed by Public on 11/05/2024 05:14
Come noto, a seguito della pubblicazione del DM 21 giugno 2024, le Regioni, con proprie Leggi, dovranno redigere entro gennaio 2025 la mappatura del proprio territorio al fine di identificare sia le aree idonee e non idonee per l'installazione degli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili.
Attualmente, presso la Commissione di VIA del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ci sono procedure di autorizzazione per 7 impianti eolici che riguardano il territorio umbro, per un totale di 70 gigantesche pale, alte circa 150-200 metri ognuna.
Italia Nostra ha già denunciato l'impatto di questi progetti e avvisato che si tratta solo dell'inizio di un'invasione che rischia di cambiare per sempre il paesaggio umbro, senza però aver avuto rassicurazioni dalla politica locale.
La questione sarà, quindi, una delle prime da affrontare nell'agenda della nuova presidenza regionale ed è per questo che l'Associazione vorrebbe sapere dalle due candidate quali siano gli indirizzi politici e territoriali e il programma che intendono perseguire per tutelare il paesaggio, i crinali, la biodiversità e l'ambiente della regione dallo sviluppo incontrollato delle rinnovabili speculative. Attende anche chiarimenti sulle modalità con cui le candidate pensano di garantire gli interessi delle comunità locali che subiranno il pesante impatto di queste enormi strutture di produzione energetica, soprattutto gli agriturismi, le aziende agricole, gli allevamenti e la silvicoltura che insistono nelle aree di progetto e che rischiano di vedere "volare via nel vento" il valore aggiunto del paesaggio e della salubrità ambientale che tanta importanza riveste per il comparto turistico e agricolo. In particolare, cosa rispondono alle proteste che si sono levate da Orvieto, Castel Giorgio, Allerona, Nocera Umbra, Trevi, Sellano e Foligno?
Si ricorda che in altre regioni italiane i vertici politici hanno difeso con decisione le ragioni dei territori dopo il dilagare della protesta per i troppi progetti eolici. In Sardegna, la Presidente Alessandra Todde ha fatto approvare una moratoria per tutti i progetti in corso di realizzazione, mentre il Governatore Eugenio Giani ha espresso il proprio deciso "no" agli impianti in aree di estremo pregio paesaggistico della Toscana. Visti gli obiettivi nazionali ed europei di transizione energetica, sottovalutare il problema rischia di lasciare l'Umbria indifesa davanti alla parte più speculativa di questo processo.
In attesa di avere chiarimenti dalle due candidate, Italia Nostra ha inviato in questi giorni una richiesta di incontro con il Direttore regionale responsabile del Governo del territorio, ambiente e protezione civile, proprio per sapere a che punto sia la mappatura delle aree idonee e non idonee.
Avv. Marco Sansoni
Italia Nostra Umbria