Regione Friuli Venezia Giulia

10/19/2024 | Press release | Distributed by Public on 10/19/2024 07:24

Salute: Riccardi, ruolo internisti centrale in società che invecchia

L'assessore al XXII congresso regionale Fadoi
Udine, 19 ott - "La grande sfida che il nostro sistema sanitario vede all'orizzonte è legata al peso che grava, e graverà sempre di più, sulle strutture per non autosufficienti, che già oggi contano oltre due volte e mezzo i posti letto disponibili negli ospedali della nostra regione. Sono strutture nelle quali vengono garantite le cure primarie al pari delle condizioni che regolano il rapporto tra qualsiasi cittadino e il proprio medico di medicina generale. Poi ci sono i flussi delle persone tra gli ospedali e le strutture per non autosufficienti: questo l'aspetto fondamentale su cui credo che gli internisti giochino un ruolo di primissimo piano. La vostra competenza si inserisce tra i temi dell'acuzia pura, della cura primaria e della cronicità ed è strategica in una società sempre più anziana e che, nei prossimi 20 anni, vedrà crescere la popolazione over 65 da un cittadino su tre a uno su due".
Sono le considerazioni che l'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi ha condiviso oggi a Udine al XXII congresso regionale di Fadoi, la Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti nata nel 1994 per promuovere lo sviluppo delle conoscenze medico-scientifiche e della ricerca clinica nell'ambito della medicina interna.
L'esponente della Giunta ha partecipato alla tavola rotonda in cui si sono discussi gli effetti della crisi del sistema sanitario nazionale sulla medicina interna del Friuli Venezia Giulia. Tra le problematiche di maggiore attualità, Riccardi ha citato "la pretesa da parte della società di oggi di far valere dei diritti, pur legittimi, ricorrendo a comportamenti inaccettabili. Il fatto che il Governo si trovi nelle condizioni di stabilire misure restrittive di fronte e determinate condotte - ha sostenuto l'assessore - la dice lunga sul momento che stiamo attraversando. Penso che sia necessario e imprescindibile costruire uno 'scudo' protettivo che consenta ai professionisti della sanità di svolgere in serenità il proprio lavoro".
Un'altra questione centrale, secondo Riccardi, è rappresentata dalla bassa adesione ad alcune specialità. "Le misure che vanno messe in campo - ha affermato - non devono abbracciare solo la parte economica, ma anche altri aspetti tra cui il sistema universitario, il modo in cui i test di ammissione sono strutturati e la definizione dei perimetri regionali". ARC/PAU/gg