CGIL Roma e Lazio

10/03/2024 | Press release | Distributed by Public on 10/03/2024 02:07

La Repubblica Roma Intervista a Natale Di Cola: “Smart working obbligatorio Gualtieri prepari un ordinanza”

«Non esiste nessuna valutazione dell'impatto dei cantieri sulla città ed è da un anno che avvisiamo che la città non avrebbe retto a settembre. L'unica via d'uscita è lo smart working».

Non ha dubbi il segretario generale della Cgil Roma e Lazio Natale Di Cola che chiede al sindaco e commissario straordinario per il Giubileo Roberto Gualtieri di intervenire, anche con un'ordinanza, per istituire un calendario delle giornate in cui il lavoro a distanza deve essere obbligatorio. Segretario, ieri è stata una giornata nera per il traffico a cui si è aggiunto il caos alla stazione Termini.

La preoccupazione è che aumenti durante il Giubileo?

«Già un anno fa, quando sono partiti i principali cantieri, avevamo detto che senza misure per far trovare pronta la città ci sarebbe stato il caos per il Giubileo. Sapevamo che i mesi più difficili sarebbero stati dal mese di settembre fino alla prossima primavera. Perché coincidono il massimo numero di cantieri e poi l'avvio vero e proprio dell'evento. Le azioni da mettere in campo possono essere due: il potenziamento del trasporto pubblico, ma è la voce più penalizzata dal governo; l'altra è diminuire il numero di persone che circolano».

Da un anno a questa parte sono stati fatti passi avanti?

«A luglio in Comune è stato firmato un protocollo con i sindacati in cui si diceva che si sarebbe organizzato lo smart working in quello che io chiamo "Giubileo del Lavoro" ma ancora nulla di concreto è stato fatto. Invece è indispensabile anche perché a Roma non esiste una giornata senza emergenze. Domani - oggi ndr - è prevista una bomba d'acqua, oppure viene un capo di Stato, una manifestazione, uno sciopero, un incidente: la città viaggia sempre al limite e qualsiasi intoppo crea il disastro. Pensiamo che almeno, nella fase più complicata che sarà quella di dicembre, ci si debba far trovare pronti».

Attraverso lo smart working?

«La nostra proposta è chiara: in base al calendario che è già pubblico, degli eventi giubilari, si stabilisce che il giorno prima, durante e il giorno dopo si fa lo smart working. Non solo il Comune ma anche le aziende private. In più abbiamo proposto di fare un ragionamento complessivo perché i cantieri, finito il Giubileo, riprenderanno. Quindi un'organizzazione del lavoro che abbia una quota importante di smart working aiuta. Sono 45 mila i dipendenti tra amministrazione capitolina e partecipate su cui il sindaco può intervenire direttamente. Ci aspettiamo un confronto e non scelte unilaterali».

Ci sono aziende a Roma che dal suo punto di vista sono virtuose?

«Wind3 ad esempio è una grande azienda e non prevede un'obbligatorietà di giorni in presenza nell'arco della settimana, ma purtroppo tante altre aziende non hanno la stessa flessibilità».

Il traffico influisce sull'economia cittadina?

«Assolutamente sì: se il Centro e l'area semi centrale della città diventano una coda di auto, ci saranno ripercussioni negative sul commercio. Perché le persone prese dalla disperazione, non ci andranno più. Stiamo parlando di oltre 107 ore passate nel traffico e questa era un'emergenza che si sapeva si sarebbe verificata e doveva essere prevenuta. Gli effetti della congestione hanno effetti negativi sui lavoratori che accumulano ritardi e porta a pagare altri affinché facciano ciò che non si riesce più a fare».