Greenpeace Italia

09/25/2024 | Press release | Distributed by Public on 09/25/2024 03:57

PFAS, arrivata il Liguria la spedizione di Greenpeace “Acque senza veleni”: «Contaminazione già registrata in campioni a Rapallo, Camogli e Zoagli»

Arriva anche in Liguria la spedizione "Acque senza veleni" di Greenpeace Italia che, per cinque settimane, toccherà 220 città in tutte le Regioni italiane per raccogliere campioni di acqua potabile alla ricerca di PFAS (sostanze poli- e per-fluoroalchiliche), un gruppo di sostanze chimiche pericolose per la salute e conosciute come "inquinanti eterni". L'obiettivo dell'organizzazione ambientalista è realizzare la prima mappatura indipendente della contaminazione dell'acqua potabile a livello nazionale. I dati relativi ai campionamenti saranno diffusi a inizio 2025. In Liguria, Greenpeace Italia effettuerà campionamenti a Sarzana, La Spezia, Rapallo, Genova, Savona, Albenga, Imperia.

Una volta dispersi nell'ambiente, i PFAS si degradano in tempi lunghissimi e possono inquinare le fonti d'acqua, l'aria e le coltivazioni. Attraverso l'acqua e gli alimenti, queste molecole possono quindi diffondersi nel nostro sangue, con gravi rischi per la salute. Una di queste sostanze, il PFOA, è stato ad esempio classificato come cancerogeno per le persone, mentre l'esposizione a diverse molecole PFAS può causare problemi alla tiroide, diabete, danni al fegato e al sistema immunitario, cancro al rene e ai testicoli e impatti negativi sulla fertilità.

Secondo i dati più recenti in possesso di Greenpeace Italia, richiesti dall'organizzazione ambientalista ad ARPA Liguria nei mesi scorsi e relativi ad analisi effettuate su fiumi, acque sotterranee e laghi dal 2019 al 2022, la contaminazione ambientale da PFAS in Regione è diffusa. Il 30% dei campioni analizzati ha infatti evidenziato la presenza di PFAS e la Liguria risulta così una delle Regioni italiane con la percentuale più alta di campioni positivi. Per le acque potabili invece la situazione appare più rassicurante. Alcuni dati ottenuti da Greenpeace dal gestore IRETI, relativi al periodo 2019-2022, avevano evidenziato l'assenza di questi pericolosi inquinanti in quasi tutti i comuni monitorati, eccezion fatta per alcuni pozzi situati a Rapallo (S.ANNA 4, 5) e utilizzati per servire i comuni di Rapallo, Camogli, Zoagli.

«Nelle prossime settimane, raccoglieremo campioni di acqua potabile in diverse città di tutte le Regioni italiane per valutare l'estensione della contaminazione da PFAS e identificare eventuali nuove aree colpite oltre quelle già note», spiega Giuseppe Ungherese di Greenpeace Italia. «Chiediamo anche alla Regione Liguria di rendere pubblici in modo trasparente gli esiti di eventuali analisi più recenti, in modo da fornire alla popolazione un quadro chiaro ed esaustivo della situazione contaminazione da PFAS in Regione. Le istituzioni locali e nazionali devono garantire acqua pubblica sicura per tutti: vogliamo bere acqua pulita, libera da veleni».