11/19/2024 | Press release | Distributed by Public on 11/19/2024 04:31
"Il grido del pavone. Alessandro Tassoni tra fascinazione eroica e demistificazione scettica" è il libro dell'italianista Gabriele Bucchi che sarà presentato giovedì 21 novembre, alle 17, all'Archivio storico comunale a Palazzo dei Musei (con ingresso da viale Vittorio Veneto 5), a ingresso libero.
Dialoga con l'autore l'archivista Giuseppe Bertoni, mentre lo storico Matteo Al Kalak interviene sul contesto politico, sociale e istituzionale dell'epoca in cui visse Tassoni, tra Cinquecento e Seicento.
Per l'occasione, saranno esposti manoscritti originali di Alessandro Tassoni conservati in Archivio Storico, fra cui le due copie autografe della "Secchia rapita" corredate da disegni e lastre d'incisione, utilizzate nelle prime edizioni a stampa del poema.
In "Il grido del pavone" (Firenze, Sef, 2023), Bucchi tocca in particolare tre aspetti dell'opera di Tassoni: il rapporto con l'eroismo, con la comicità, con la storia. Ma non trascura anche l'uso che dell'autore della "Secchia" fu fatto dalla propaganda politica modenese (prima risorgimentale e poi fascista). Il volume mette in luce, in diversi casi per la prima volta, l'originalità del pensiero tassoniano che, pur tra dissimulazioni e opportunismi, riabilita modelli morali completamente estranei alla cultura della Controriforma, demistificando una visione provvidenzialista della storia sulla base del pensiero scettico e materialista antico e moderno.
Alessandro Tassoni (1565-1635) è l'autore di un'opera multiforme che tocca diversi ambiti e generi, spaziando dalla morale alla storia, dalla letteratura alla scienza. Benché la sua fama sia legata soprattutto alla Secchia rapita, il suo pensiero si espresse in modo più incisivo e originale in opere quali l'enciclopedia dei "Pensieri", l'ancor oggi poco conosciuto affresco di storia universale degli "Annali ecclesiastici e secolari", gli scritti storico-politici e morali (tra cui il famoso "Elogio del boia"), la corrispondenza privata.
Gabriele Bucchi è professore ordinario di Letteratura italiana all'Università di Basilea. Si occupa di letteratura italiana dal Cinque al Settecento, con particolare attenzione per la poesia epica e cavalleresca, la storia della critica, la ricezione dei classici, i rapporti tra letteratura e musica.