Comune di Verona

11/04/2024 | Press release | Distributed by Public on 11/04/2024 15:32

CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO. SICUREZZA A VERONA. APPROVATA MOZIONE DELLA MAGGIORANZA

Si è tenuto questa sera il Consiglio comunale straordinario sul tema della sicurezza. Due le mozioni presentate al voto dell'aula, una a firma della maggioranza (approvata all'unanimità con 22 voto favorevoli) e l'altra dell'opposizione (respinta con 22 voti contrari e 10 favorevoli).
Il sindaco Damiano Tommasi sul tema ha sottolineare: "Spiace che all'attenzione di un Consiglio comunale straordinario si stia discutendo sul tema della sicurezza della nostra città partendo da due presupposti che probabilmente vanno riletti, ovvero il fatto tragico avvenuto in stazione che già il procuratore Tito ha derubricato non ritenendolo afferente ad un tema di sicurezza, soprattutto sicurezza della stazione dove la Polizia locale sta facendo un gran lavoro e una statistica basata su scala provinciale dove nei dati il peso del nostro capoluogo incide meno della la metà. Spiace anche che nella discussione degli ultimi anni continui ad emergere il binomio che vede abbinati i temi dell' immigrazione e della sicurezza. Basta citare l'ultimo rapporto annuale di Confindustria nazionale per capire che si è fuoristrada, laddove il rapporto indica come per risolvere i nodi legati alla competitività ci sia bisogno di lavoratori. E dove trovarli? Dall'immigrazione, ribadisce Confindustria nazionale ricordando che deve trasformarsi da problema ed elemento di propaganda politica a risorsa per l'economia.
Trovo inoltre fuori luogo abbinare il tema della sicurezza ad un singolo partito politico, come Amministrazione continueremo a lavorare con le istituzioni che con noi hanno il compito di guidare questa città e preservare il tema della sicurezza, c'è piena sintonia, affinità e soprattutto collaborazione che non viene meno nemmeno nei momenti più critici. Ricordo tra l'altro che solo negli ultimi 12 mesi Verona ha ospitato eventi di altissima caratura e per i quali erano richiesti elevati livelli di sicurezza. Come da tradizione la città ha saputo rispondere in modo egregio grazie all'instancabile lavoro della Polizia locale e di tutte le istituzioni e le Forze dell'ordine presenti sul territorio, dimostrando di essere quella città sicura che tanti cittadini e cittadine scelgono come luogo in cui vivere. Si rafforza quindi il nostro impegno che vorremmo portare avanti come inserito volutamente nella mozione, proseguendo il lavoro fatto finora in modo lungimirante coinvolgendo le istituzioni nazionali, regionali e provinciali e mettendo da parte i colori politici.
Mentre c'è un altro aspetto che dobbiamo considerare come emergenza e che riguarda la sicurezza tra le mura di casa, un tema che non va banalizzato e che merita la massima attenzione da parte di tutti noi, una spirale che giorno dopo giorno sembra peggiorare e sembra purtroppo rientrare nella nostra quotidianità come un bollettino a cui si è fatta l'abitudine. Su questo tema dobbiamo incidere con una presa in carico costante da parte di tutti, istituzioni, parrocchie, sindacati, enti del terzo settore".
"Desidero iniziare con la citazione di quanto detto dal Vescovo Domenico Popili in Questura qualche mese fa, 'la sicurezza è un bene primario per la qualità della vita dei cittadini, però non è un bene primario che si trova in natura ma è la risultante della somma delle azioni di tutti' - ha evidenziato nel suo intervento l'assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi - azioni aggiungo che si tramutano in attività su strada, di prevenzione, di repressione, di giudizio e sono anche gli effetti delle parole usate. Pensavo di illustrarvi i dati relativi alla sicurezza cittadina ma è stato proprio l'ex Questore Roberto Massucci il 12 settembre in quest'aula a darne ampia e puntuale informativa, su cui non ho nulla da aggiungere. Altro punto di osservazione sulla sicurezza a Verona è stato dato da chi opera professionalmente in questo campo attraverso la relazione annuale del procuratore della Repubblica di Verona Raffaele Tito e ancora dal Comandante della Polizia locale Luigi Altamura in occasione lo scorso ottobre della Festa della Polizia locale di Verona.
Mi chiedo cosa direbbe il comandante Altamura nel sentire che in quest'aula si parla di clima di impunità a Verona, come se le 4.831 persone identificate dalla sua squadra contribuissero a creare questo clima. Credo invece che la Polizia locale stia facendo un lavoro encomiabile, con le risorse di cui dispone, sotto il coordinamento dell'assessora alla Sicurezza. Per quanto riguarda la classifica del Sole 24 e il peggioramento della città citato da alcuni consiglieri è da evidenziare che trattandosi appunto di una classica vi sono al suo interno raccolti ed esposti dati che vanno necessariamente contestualizzati. Tra questi il fatto che la classifica ci pone subito dietro alle grandi città, confermando il fatto che Verona è una grande città che merita tale riconoscimento e su questo si inserisce la nostra richiesta di città metropolitana. Non siamo una grande città per le sole dimensioni ma anche per quanto riguarda le problematiche affrontate. Ogni dato, comunque lo si voglia leggere, rapportato al solo numero di residenti e non di presenze complessive sul territorio ha un significato relativo.
L'approccio dell'Amministrazione nell'ambito della sicurezza è di tipo integrato, che significa la volontà costituire un sintema di sicurezza urbana, che unisca l'operato dell'attività amministrativa a quello delle Forze dell'ordine che hanno la responsabilità dell'ordine pubblico.
Episodi di aggressività così forti e violenti da portare alla morte delle persone ci sono purtroppo anche in altri contesti della Provincia di Verona ed sono significativi del contesto sociale in cui viviamo. Si tratta di un clima di aggressività generale, che tocca diversi ambiti, ricordo che sui gravi fatti della Stazione di Verona il quotidiano L'Arena ha dovuto bloccare i commenti sui propri profili social per l'eccessiva violenza verbale espressa. E' fondamentale non dimenticare il peso e l'importanza delle parole, su questo dobbiamo ragionare e lavorare. Siamo Amministratori e dovremmo cercare di trovare soluzioni in modo costruttivo e non in un clima di perenne campagna elettorale. Si tratta di temi complessi ed enormi che richiedono azioni articolate e l'apporto di tutti. La linea generale dell'Assessorato alla Sicurezza si fonde sulle azione della Polizia locale e tutta una serie di investimenti che stiamo mettendo in campo, tra i quali il miglioramento dei sistemi di video sorveglianza. Di essenziale importanza il coinvolgimento della comunità con il controllo di vicinato. E' di due giorni fa la notizia che grazie a queste valide segnalazioni è stato impedito un raduno di auto in via della Meccanica. E' stato più volte dimostrato che i cittadini sono parte attiva del sistema sicurezza. Vorrei poi ricordare l'iniziativa che abbiamo presentato oggi, ovvero il nuovo servizio "Sibilla. Muoviti in libertà" rivolto a tutte le donne affinché possano sentirsi sicure negli spostamenti serali e notturni grazie all'opportunità di poter prendere il taxi ad un costo assai ridotto. Permettetemi di evidenziare infine che le risorse disponibili per far fronte a quanto richiesto richieste in ambito sicurezza sono del tutto insufficienti alle esigenze di questa città e c'è una prospettiva di peggioramento segnalata dallo stesso Anci che parla a nome di tutti i Comuni. Il tema è quindi molto complesso, cerchiamo di non banalizzarlo. Il contesto sociale in cui stiamo operando è composto da tante forme di disagio sociale e tensioni, su cui dobbiamo concentrare una forza positiva che riguarda tutti".
Sintesi del dibattito
"Siamo stati accusati di speculazione politica su un grave fatto avvenuto nella nostra città - dichiara il capogruppo di Forza Italia Salvatore Papadia -. Speculazione perché abbiamo espresso la nostra solidarietà ad un poliziotto vittima di un grave contesto di aggressività nei suo confronti. Cosa diversa è stata la posizione tenuto dall'assessore Buffolo, membro di questa Giunta, che si è posto a difesa dell'aggressore. Invece di additarci con il termine di speculatori forse questa Amministrazione dovrebbe pensare ai comportamenti tenuti dai propri assessori".
"Noi saremo sempre dalla parte delle Forze dell'ordine - sottolinea la capogruppo Fare con Flavio Tosi Patrizia Bisinella -. Inizio cosi, perché quanto mai doveroso oggi ribadirlo. La tragedia che è avvenuta in Stazione a Verona è responsabilità non certo dell'agente, che ha sparato per difendersi, e per difendere tutti noi, ma di tutto il sistema buonista che fa dell'accoglienza indiscriminata una bandiera. C'è tra le fila della sinistra, che oggi governa la Città, chi ci chiama sciacalli, ma proprio chi parla pecca di assoluta inadeguatezza, incapacità e arroganza: è da mesi che noi del centrodestra denunciamo la grave situazione di degrado in cui versa la città, con bande di criminali, sbandati di ogni genere e atti di violenza: la vicenda Moussa Diarra è una disgrazia annunciata".
"L'Amministrazione avrebbe e ha a disposizione moltissime possibilità e strumenti per garantire la sicurezza che mai sinora sono stati utilizzati - dichiara la consigliera comunale Lista Tosi Sindaco Anna Bertaia -. Sembra che il tema della sicurezza interessi solo al centrodestra mentre questa Amministrazione di centrosinistra è più preoccupata di assecondare e di non scontentare le più disparate minoranze. Basti pensare quanto è successo in occasione del grave fatto accaduto in Stazione a Verona qualche settimana fa con l'assessore Buffolo che si è permesso, nell'immediatezza del fatto, di condannare il poliziotto difendendo a priori la vittima contribuendo ad innescare tutta una serie di cortei e manifestazioni a cui ha partecipato in prima persona, dimenticando il proprio ruolo istituzionale. E davanti a tutto questo non si è nemmeno sentito in dovere di chiedere scusa".
"Il sindaco di Verona mai pervenuto sul tema sicurezza - sottolinea il capogruppo di Berona Domani Paolo Rossi - manda avanti solo l'assessora alla Sicurezza che vede un suo collega di giunta postare un post in cui si accusano le forze dell'ordine e sfilare in una manifestazione in cui sono comparse scritte vergognose ed ignobili che il sindaco ha minimizzato in inopportune e scomposte. In questo clima, tra occupazioni abusive di immobili e una incapacità di gestire le criticità, dilagano il degrado e la violenza. Nell'ultimo Consiglio comunale è stata approvata una mozione per rinforzare la nostra Polizia locale. Eppure per votarla è stato un parto. L'esito è stato ottenuto solo con grande determinazione del centrodestra".
"Spiace che si sia parlato di sicurezza solo per il centro destra ha richiesto un consiglio straordinario sul tema - sottolinea la capogruppo Verona per Tosi - Noi a centro Barbara Tosi - anche se da due anni e mezzo sempre l'opposizione ha presentato numerose proposte sul tema che sono state ignorate o respinte. Spesso basterebbero semplici soluzioni, come una migliore illuminazione che diventa anche un deterrente, purtroppo ci sono strade a Verona in cui non ci si vede. Il senso di insicurezza non è una questione di percezione ma una realtà vera, che non si può ignorare".
"Da alcuni anni, non solo in Italia - sottolinea il consigliere comunale DTS Alberto Battaggia - anche il tema della sicurezza è stato investito dalla bufera populista. Il populismo prospera in contesti di crisi, dove la percezione della sicurezza è compromessa. Anche a Verona, da diversi anni, il tema della sicurezza è agitato come una clava demagogica e populista acchiappavoti. Non progetti per la città, non analisi sulle prospettive del territorio, non proposte per migliorare l'esistente, ma un continuo, martellante demagogico ritorrnello teso a dipingere la nostra città come Gotham City, a dispetto di ogni statistica, di ogni relazione sull'ordine pubblico, di ogni evidenza empirica presentata dalla Prefettura e dalla Questura".
"Il problema della sicurezza è un problema che riguarda tutti - evidenzia il capogruppo Verona 5 Stelle Giuseppe Rea -. l punto sulla sicurezza nelle città e in generale in Italia lo ha fatto nel dicembre 2022 il rapporto Censis. Il 51,7% degli italiani teme di rimanere vittima di reati, nonostante nell'ultimo decennio il numero delle denunce sia diminuito del 25,4%. Nel 2012 in Italia erano stati denunciati 2.818.834 reati, nel 2021 sono stati 2.104.114, con una differenza di 714.720 delitti. Quasi tutti gli indicatori segnalano un calo, ma la percezione è opposta. C'è la tendenza a strumentalizzare tristissimi eventi e ad implementare la discrepanza tra percezione di insicurezza e insicurezza reale".
"Il termine sicurezza - dichiara la capogruppo In Comune per Verona - Sinistra Civica Ecologica Jessica Cugini - ha un'accezione che va al di là del numero delle telecamere o degli agenti della polizia, degli sgomberi, dei daspo, del decoro e delle nuove fattispecie di reato. La sicurezza ha necessità di una visione di tipo olistico, cioè globale, che trova fondamento in un'unica parola: dignità. Ma se la parola che si affianca al termine sicurezza è sempre e solo il vostro controllo e punizione; se l'azione che privilegia la dissuasione è la telecamera o la sanzione, invece che la prevenzione; non si fa altro che rafforzare l'idea che la povertà non è solo indecorosa, ma colposa e, in quanto colposa, sanzionabile".
"Ci chiedete suggerimenti, ricordo che abbiamo presentato una mozione ma voi ne avete presentata un'altra proprio per non affrontare le nostre idee in merito - sottolinea il capogruppo di Fratelli d'Italia Massimo Mariotti -. Ricordo a chi continua a dire che l'attuale Governo non agisce per risolvere questi problemi, che si tratta di situazioni di lunga data su cui chi ha governato prima non ha in primis fatto nulla. Per quanto riguarda gli organici della Polizia locale da tempo insistiamo per un loro miglior utilizzo. Gli agenti devono essere impiegati nei pattugliamenti in strada e non negli uffici".
"La sicurezza è un tema che è sempre stato usato contro chi governa la città. Questa è la verità - dichiara il capogruppo Pd Fabio Segattini -. Non usiamo la sicurezza per fare speculazione e propaganda politica. La sicurezza è declina in mille modi da questa Amministrazione che se ne occupa ogni giorno con interventi diversi. C'è il problema sicurezza e su questo investiamo tutti i giorni l'azione dell'Amministrazione.
Togliete i blocchi delle assunzioni visto che siete al Governo in modo da consentire di effettuare nuove assunzioni per accrescere l'organi a disposizione della città".
"Siamo davanti ad un interesse comune - dichiara la capogruppo di Traguardi Betarice Verzè -: la vivibilità della nostra città e la libertà di ciascuna e ciascuno di noi di sentirsi al sicuro come residenti, studenti e studentesse, turisti e turiste, di passaggio o alla ricerca di nuove opportunità di vita, di lavoro, di studio. Quello che però stasera ci divide e ci contraddistingue è il metodo e la visione con la quale si costruisce quel tipo di città. Da una parte la promozione di un metodo solo repressivo, coercitivo e che soffia sul fuoco della paura, dall'altra parte, invece, un metodo che va oltre, che guarda all'intervento immediato e alla fermezza tanto quanto a politiche di prevenzione serie e a lungo termine".
Mozione della maggioranza
Informare il Consiglio comunale sulle azioni intraprese per la sicurezza tramite relazioni periodiche. Inoltre, chiedere al Prefetto di convocare settimanalmente il Comitato per la Sicurezza e l'Ordine Pubblico. Questi alcuni dei punti su cui i consiglieri comunali della maggioranza hanno chiesto questa sera l'impegno del sindaco Damiano Tommasi e della giunta.
Il documento è stato presentato all'aula dalla capogruppo di DTS Annamaria Molino come prima firmataria.
"Apprezziamo profondamente il lavoro delle Forze dell'Ordine - ha sottolineato la capogruppo di DTS Annamaria Molino illustrando la mozione all'aula - che, nonostante le difficoltà di organico, garantiscono un efficace contrasto alla criminalità e alla microcriminalità. Tuttavia, siamo consapevoli che la sola azione repressiva, pur necessaria in determinati contesti, non può garantire una sicurezza duratura.
È necessario un approccio più complesso e strutturato, che intervenga anche sulle cause sociali profonde che spesso generano il disagio e le problematiche di sicurezza.
Un modello basato esclusivamente sulla repressione rischia, come confermano vari studi, di spostare il problema anziché risolverlo, generando nuove tensioni.
Per garantire una sicurezza duratura è fondamentale affiancare alle azioni delle forze dell'ordine delle scelte politiche volte a promuovere la sicurezza urbana e a costruire un tessuto sociale solido e inclusivo: in questo contesto, è infatti necessario considerare l'aspetto sociale della sicurezza, tramite un impegno politico nella lotta alle disuguaglianze e nella promozione dell'inclusione".
La consigliera comunale Annamaria Molino ha inoltre chiarito all'aula le azioni dell'Amministrazione in ambito sicurezza, che si articolano su tre livelli:
Recupero urbano: Attraverso interventi di riqualificazione, miglioramento degli spazi pubblici e recupero delle aree degradate, è possibile dissuadere la criminalità e favorire un ambiente più sicuro e accogliente.
Prevenzione sociale e comunitaria: Fondamentale adottare politiche che riducano la marginalità, promuovano il rispetto della legalità e favoriscano la coesione sociale, con il coinvolgimento attivo delle comunità. Investire nella cultura, nell'educazione, nella sensibilizzazione, nello sport e nell'animazione, rivolgendosi in particolare alle giovani generazioni, ci permette di costruire una comunità di convivenza civile e di responsabilità condivisa.
Controllo e vigilanza: A queste azioni si affianca la necessaria attività di vigilanza e contrasto alla criminalità, svolta congiuntamente dalle Polizie nazionali e locali, per un'azione di sicurezza urbana completa.
La Legge 48/2017 chiarisce le competenze e i ruoli tra la Polizia locale e le altre autorità e fornendo agli enti locali nuovi strumenti per intervenire direttamente sul territorio.
In questa direzione la mozione impegna nello specifico il Sindaco Damiano Tommasi e la Giunta a:
Informare il Consiglio comunale sulle azioni intraprese per la sicurezza tramite relazioni periodiche; chiedere al Prefetto di convocare settimanalmente il Comitato per la Sicurezza e l'Ordine Pubblico; proseguire con azioni trasversali per garantire la sicurezza urbana e la vivibilità in città, in un'ottica di prevenzione, in collaborazione con le Politiche Sociali, Giovanili e il Terzo Settore; laddove necessario e urgente, introdurre azioni di coordinamento con le forze dell'ordine per risolvere rapidamente criticità e situazioni di insicurezza e illegalità; proseguire con azioni di carattere urbanistico volte alla riqualificazione, messa in sicurezza e recupero di aree o siti degradati come da indicazioni della Legge 48/2017; assicurare le risorse economiche, nei limiti del Bilancio del Comune di Verona, per garantire l'azione congiunta del settore Sicurezza, delle Politiche Sociali, delle Politiche Giovanili e del Terzo Settore al fine di garantire e migliorare la sicurezza, la coesione sociale, l'inclusione e la vivibilità in città; sostenere con determinazione, insieme ai Parlamentari e alle Parlamentari veronesi, la richiesta urgente al Governo di riconoscere Verona come Città Metropolitana dando seguito all'Iter parlamentare della proposta di legge, a prima firma On. Maschio, n. 1453 del 4 ottobre 2023; sollecitare convintamente, insieme ai Parlamentari e alle Parlamentari veronesi, il Governo affinché non proceda con i tagli agli enti locali annunciati nella bozza della Legge Finanziaria 2025: il taglio previsto per il Comune di Verona, 8,2 milioni di euro in quattro anni, impedirebbe future assunzioni sia nella Polizia Locale che in tutti i settori che contribuiscono a garantire e migliorare la sicurezza di tutte e tutti i cittadini; farsi portavoce, insieme ai Parlamentari e alle Parlamentari veronesi, presso il Governo perché riconsideri l'accoglimento degli emendamenti proposti da ANCI, già bocciati dal Governo stesso, emendamenti che prevedono, tra l'altro, di portare il rapporto degli agenti di Polizia Locale rispetto i residenti dall'attuale 1 ogni 1.000 a 1 ogni 800 per i Comuni con oltre 50.000 abitanti.
Mozione dell'opposizione
La mozione è stata presentata dai gruppi consiliari di minoranza, con primo firmatario il capogruppo della Lega Nicolò Zavarise. In ambito di sicurezza il documento avrebbe impegnato il sindaco Damiano Tommasi e la giunta a:
relazionare il Consiglio in merito alle strategie che l'Amministrazione ha intrapreso per il contrasto all'evidente aumento della criminalità nella nostra città; a richiedere la convocazione urgente di un Comitato provinciale per l'ordine pubblico e la sicurezza, che definisca un tavolo straordinario e permanente tra Prefettura, forze dell'ordine e comune per stabilire un presidio e un controllo mirato del territorio, soprattutto nelle zone della città ad alta pericolosità criminale; che nelle politiche di assunzione del personale comunale venga privilegiato il comparto sicurezza, prevedendo il sensibile aumento del personale della Polizia locale; che nel prossimo bilancio di previsione vengano aumentate le risorse per la Polizia Locale, affinchè possa essere dotata di ulteriori strumenti operativi per garantire la sicurezza dei cittadini e di coloro che per motivi turistici o lavorativi frequentano la nostra città; che la "questione sicurezza" venga affrontata in termini concreti con politiche di contrasto e repressione, che rappresentano altresì un deterrente e una prioritaria forma di prevenzione verso coloro che intendono compiere reati, che minano alla base la tranquillità della vita dei cittadini.
"Un documento presentato dopo i gravi fatti accaduti in Stazione Porta Nuova - dichiara il consigliere comunale Nicolò Zavarise -. Un episodio che è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, visto che sono due anni e mezzo da quando si è insediata l'Amministrazione Tommasi che assistiamo ad un continuo incrementarsi di episodi di violenza, furti, aggressioni, rapine nella nostra città. Situazione che come centro destra abbiamo continuato a denunciare. Il diritto alla sicurezza dei cittadini e delle cittadine veronesi non può essere calpestato ma deve essere garantito. Questa situazione deve cessare, la città non può essere un territorio alla mercé di aggressori che vivono le loro azioni in un clima di totale impunità. Le numerose segnalazioni e denunce dei cittadini veronesi sono segnali estremamente preoccupanti che vanno ben oltre un semplice campanello d'allarme".