TAGLIAMENTO. APPROVAZIONE TRASVERSALE MOZIONE, MA TANTE PERPLESSITÀ/2
(ACON) Trieste, 21 nov - A restare dell'idea che la mozione 100 a firma del Centrodestra andasse bocciata, anche perché "contraddittoria con quanto sta decidendo la Giunta", è stata Rosaria Capozzi (M65): "L'assessore Scoccimarro ha parlato anche in Aula di un ponte traversa tra i Comuni di di Spilimbergo e Dignano, invece in questa mozione si afferma di voler comprende gli interventi dell'allegato III-B, il quale inizialmente parlava di traversa di Pinzano in seguito modificata con traversa adiacente al ponte di Dignano, quindi la mozione crea solo confusione. Vorremo anche capire dov'è il documento preliminare all'avvio della progettazione per costruire il ponte traversa o almeno perché abbiamo speso più di 90mila euro per il progetto precedente, ormai da buttare". Parimenti Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), che ha accusato la "poca chiarezza degli interventi tra un'opera sola, no due opere, giù il ponte di Dignano, no il ponte non si tocca perché vincolato dalla Sovrintendenza".
E con loro Serena Pellegrino (Avs), che ha accusato l'audizione decisa con l'Autorità di bacino distrettuale Alpi Orientali come "voler tacitare il Consiglio, specie le Opposizioni, e imbonire i sindaci del medio e alto Friuli che mal digeriscono i progetti, in particolare la realizzazione di un ponte laminante all'altezza di Dignano e Spilimbergo". Non solo, perché dalla consigliera i suggerimenti sono stati di "fare una costante manutenzione dell'alveo del fiume dalla sorgente alla foce, bloccare le nuove costruzioni in aree a rischio, non procedere con inutili percorsi stradali, mettere immediatamente in sicurezza il ponte esistente e mantenere il traffico pesante in autostrada". Spunti che, però, hanno fatto intervenire l'assessore regionale al Territorio, Cristina Amirante, che ha rigettato ogni intenzione di voler rendere le sponde del fiume edificabili e ha difeso la necessità, invece, di dover intervenire con opere stradali indispensabili per alleggerire i carichi di traffico in zona.
Per Marco Putto (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) "la Giunta Fedriga ha gestito male la comunicazione sull'argomento. Gli interventi devono avvenire lungo tutta l'asta del fiume, senza dividere monte e valle". E per Francesco Martines (Pd) il problema è "garantire trasparenza, indispensabile quando si trattano le grandi opere, inoltre interventi come questo non possono evitare un minimo di impatto ambientale, ma va trovato quello che impatta meno e al contempo garantisce la massima sicurezza a tutti".
Una sicurezza che, come riportato in apertura, è stata chiesta a gran voce dalla leghista Maddalena Spagnolo assieme alla chiarezza del fine della mozione "che parla di una audizione che non si capisce a cosa servirà". Non di tenore diverso l'intervento di Massimiliano Pozzo (Pd), che ha accusato Giunta e Maggioranza di cambiare idea a solo un anno dalle decisioni prese. "Non scaricate colpe su comitati e ambientalisti - ha detto -, perché chi governa ha l'onere di decidere e di dire quali opere intende fare. Inoltre le mozioni che prevedono impegni ma senza date, non servono a nulla".
Dalla Amirante alcuni dettagli sui 46 milioni di euro a disposizione - ha spiegato - "non per allargare il ponte di Dignano, ma per la sua messa in sicurezza la parte delle fondazioni rovinata dalle piene". Mentre Scoccimarro è stato perentorio: "Si smetta di chiamare diga ciò che diga non è e si smetta di affermare che ho detto che il ponte è pericolante, ho solo ricordato che 100 anni fa appena costruito una piena ne portò via un pezzo, perciò si può presumere che a maggior ragione oggi potrebbe accadere la stessa cosa". Inoltre "il ponte nuovo ancora non si sa come sarà, alla fine lo decideranno i tecnici". Ma anche: "Il Piano di gestione del rischio non lo ha fatto la Regione, ma l'Autorità di bacino, che è ministeriale. Entro la fine dell'anno partirà la gara per il ponte traversa di Dignano e un mese dopo quella per Madrisio-Varmo".
2 - fine ACON/RCM