11/18/2024 | News release | Distributed by Public on 11/18/2024 09:48
Negli anni '90, quando si iniziò a progettare politicamente un Parco Regionale per il corso del Fiume Aniene, inteso anche come Parco Fluviale, il perimetro preso in considerazione portava tale Parco ad estendersi ad est oltre il GRA fino a raggiungere i confini del Comune di Roma e poi oltre fino a Tivoli ed ai monti Prenestini.
Il Comune di Roma aveva approvato l'istituzione del Parco dell'Aniene nel territorio di propria competenza dallo sbocco nel Tevere fino ai confini comunali. Invece nel 1997 è stata istituita una semplice Riserva Naturale Valle dell'Aniene la quale si estende dallo sbocco nel fiume Tevere verso est solo fino al GRA.
In questo modo sono state escluse dalla istituzione dell'area protetta ampie porzioni dell'Agro Tiburtino-Prenestino tra il GRA ed il confine del Comune di Roma, in cui ricadono con importantissimi beni storici e naturali, come le Latomie di Salone, l'area archeologica di Gabi, i castelli di Lunghezza, Corcolle e San Giovanni in Camporazio, Ponte Lupo, la via Prenestina con il suo basolato ed i suoi monumenti ed il centro storico del borgo antico di San Vittorino.
Italia Nostra Roma ha quindi chiesto alla Regione Lazio, a Roma Capitale e a Roma Natura l'adozione dei provvedimenti necessari per estendere il perimetro della Riserva Naturale Valle dell'Aniene al di là del GRA verso est almeno fino al confine orientale del territorio di Roma Capitale. In attesa che si parli di un vero e proprio Parco regionale fluviale ad altissima valenza storico-archeologica. Capace di contenere e di progettare il più importante itinerario culturale, territoriale, urbanistico archeologico del Lazio che sappia collegare entro un quadro paesaggistico ed urbanistico le due realtà di Roma Est con Villa Adriana e con l'immenso patrimonio di Tivoli.
Per intanto si auspica che l'Amministrazione romana si muova per la parte di sua competenza.
Poi con ciò apra ad uno dei più vasti progetti di valorizzazione storico archeologica che sappia superare i limitati confini di Roma per agire in un vasto campo di azione di risanamento urbanistico, che faccia perno sul corso del Fiume Aniene nell'ambito delle competenze della città Metropolitana di Roma.