Questura di Perugia

02/08/2024 | News release | Distributed by Public on 02/08/2024 09:22

30.07.2024 - 'Action day” della Polizia Postale contro le truffe online, le frodi informatiche e gli accessi abusivi a sistemi informatici.

Si è conclusa un'operazione ad alto impatto della Polizia di Stato su tutto il territorio nazionale per il contrasto alle truffe online, frodi informatiche e agli accessi abusivi a sistemi informatici. Le articolate attività, coordinate dal Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, hanno coinvolto oltre 160 operatori dei Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica e hanno riguardato 54 soggetti residenti in Campania, Puglia, Veneto, Sicilia, Calabria, Piemonte, Lombardia, Lazio, Toscana, Marche e Friuli Venezia Giulia. Sono state effettuate perquisizioni personali e domiciliari che hanno consentito di raccogliere significativi elementi probatori, utili alla prosecuzione delle attività di indagine.

Diverse le tipologie di truffe individuate dagli investigatori:

o La truffa del falso operatore: i truffatori, fingendo di essere dipendenti bancari o operatori di polizia contattano l'utente, telefonicamente o con sms, lo avvertono di un accesso anomalo sul conto corrente e lo inducono a trasferire tutto il denaro su un altro conto ritenuto sicuro;

o La truffa del falso figlio: l'utente viene contattato da una persona che finge di essere il figlio o un parente e comunica di aver smarrito i propri documenti, il cellulare e il bancomat. Per acquistare il nuovo smartphone richiede l'invio di una somma di denaro;

o Annunci di vendita fraudolenti sui Social Network: i truffatori sfruttano le principali piattaforme social per pubblicare falsi annunci di vendita di beni e servizi a prezzi estremamente vantaggiosi.

Tutte queste attività illecite, caratterizzate dall'induzione in errore della persona offesa, hanno lo scopo di carpirne i dati personali, bancari e le credenziali di accesso ai conti correnti.

Nel primo semestre di quest'anno la Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica ha investigato su circa 14.000 casi di truffe online e frodi informatiche perpetrate in danno di utenti registrando un aumento del +10% rispetto all'analogo periodo dello scorso anno. Le somme sottratte nel periodo in esame sono state circa 114 milioni con un incremento del +71% registrato nella prima parte dell'anno del 2023. Per quanto attiene il territorio umbro le percentuali suggeriscono un forte incremento dei casi investigati dalla Polizia Postale (+50%), seguendo invece il dato nazionale per quanto attiene l'incremento relativo al danno economico subito dalle vittime umbre.

I consigli della Polizia Postale

La Polizia Postale consiglia di non cliccare mai sui link contenuti in email o sms ma di collegarsi, attraverso un comune motore di ricerca, al sito o all'app ufficiale.

Nessun appartenente alle Forze di Polizia, dipendente di Poste Italiane o di istituti bancari chiederà mai di conoscere credenziali e codici personali di accesso all'home banking o di effettuare bonifici o altri versamenti di denaro tramite telefono, sms o e-mail. In caso di dubbi si consiglia di contattare immediatamente il servizio clienti. Nel caso in cui si venga contattati con un numero non conosciuto da persone che dichiarano di essere parenti o amici in difficoltà, si consiglia di ignorare il messaggio e di chiamare la persona sull'utenza di cui si è già in possesso per verificare che non si tratti di una truffa. Si consiglia, inoltre, di diffidare di annunci che prospettano acquisti estremamente convenienti e di verificarne l'attendibilità delle proposte anche attraverso le recensioni pubblicate online da altri utenti.

Per ulteriori informazioni visitare il sito www.commissariatodips.it

Attività investigative svolte nello specifico settore

Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Umbria (C.O.S.C.) - a seguito due distinte denunce presentate e poi trasmesse alla Procura della Repubblica di Perugia - sta svolgendo indagini per reati di truffa e frode informatica:

- Nel primo caso, sono stati svolti accertamenti nell'ambito di una delle truffe salita alla ribalta delle cronache negli ultimi anni ovvero la c.d. "Truffa del Telefono rotto o non raggiungibile"; nel caso specifico una donna 60enne, residente nella provincia di Perugia, aveva ricevuto un messaggio - apparentemente proveniente dalla figlia - nella quale quest'ultima riferiva che non poteva parlare al telefono, ma che aveva la necessità di effettuare dei pagamenti per la cifra complessiva di oltre 1800 euro. La donna preoccupata dello stato di difficoltà rappresentato, eseguiva in due distinte operazioni la ricarica verso due diverse carte di pagamento. Solo successivamente veniva "realmente" contattava dalla figlia accorgendosi di essere stata vittima di una truffa. Gli accertamenti successivi consentivano di individuare il beneficiario della somma trasferita.

- Nel secondo caso il denunciante segnalava di aver ricevuto prima un sms da un numero che compariva come "PosteInfo" poi seguito da un contatto telefonico da parte di un sedicente operatore di Poste Italiane; quest'ultimo, nel corso della conversazione, segnalando delle anomalie, lo invitava a disinstallare l'applicazione di Poste Italiane dal proprio telefono per almeno 12 ore facendosi consegnare contestualmente anche le credenziali di accesso al conto.

Tale lasso temporale avrebbe consentito agli autori del reato di agire indisturbati sul conto corrente della vittima e di disporre operazioni di trasferimento di denaro per oltre € 7.000,00. Tale somma sarebbe stata "veicolata" a favore di 5 soggetti residenti sul territorio nazionale.L'esito positivo delle indagini è stato possibile sia grazie alla tempestività della denuncia nonché attraverso l'esame dei dati informatici e telefonici acquisiti.