Consiglio Regionale del Veneto

08/27/2024 | Press release | Distributed by Public on 08/27/2024 08:11

Ostanel (VcV): “Riforma della cittadinanza, basta ideologismi e posizionamenti strategici, si pensi ad una riforma che risponda davvero alle esigenze dei nuovi cittadini.[...]

27 agosto 2024

(Arv) Venezia 27 ago. 2024- "Negli ultimi giorni si è riaperta la discussione ad oggetto la riforma della legge sulla cittadinanza, che l'Italia aspetta da anni ma che si è sempre arenata nelle divisioni della politica. Per questo ho presentato una risoluzione in Consiglio regionale, sottoscritta anche dai colleghi Baldin (M5S), Lorenzoni (Portavoce opposizione) e Masolo (EV), per esortare il Parlamento ad arrivare ad una riforma che garantisca il riconoscimento della cittadinanza italiana attraverso procedure più eque, inclusive, certe e rapide di quelle attuali. Sarà l'Aula del Consiglio il luogo dove vedremo se i tempi sono maturi per un dibattito serio anche in Veneto". E' quanto dichiara Elena Ostanel, consigliera regionale (Il Veneto che Vogliamo), in merito alle recenti discussioni sulla riforma della legge 91 del 1992.

"Ho voluto chiedere a tutti i Capigruppo di firmare la mia risoluzione dato che in questi giorni ci sono state alcune aperture da parte di consigliere e consiglieri di diversi gruppi che siedono in Consiglio. Ad oggi però nessun capogruppo di maggioranza ha voluto sostenerla, neanche Forza Italia - prosegue Ostanel - che aveva aperto alla necessità di una riforma, segno evidente che il dibattito era stato aperto solo per alzare la posta in qualche trattativa nazionale, non perché si fosse deciso che era tempo di occuparsi di un tema che si attende dagli anni '90. Nella risoluzione che ho proposto non abbiamo voluto parlare esplicitamente di Ius Scholae ma abbiamo esortato il Parlamento a portare a termine la riforma che ritiene più adatta, all'interno di un dialogo con le Regioni, i Comuni e le associazioni, penso ad esempio alla Rete per la Riforma della Cittadinanza di cui abbiamo seguito il lavoro in questi anni. Con un testo così non ci sono alibi nemmeno per chi ha detto, come il Presidente Zaia, che dietro allo Ius Scholae c'è solo un dibattito ideologico. Se pensa che serve una riforma, e che il Parlamento se ne debba occupare, può sicuramente votare la nostra proposta - precisa la consigliera-. Mi auguro che chi si è astenuto nel voto della mia precedente risoluzione sul tema nel 2023 possa aver avuto il tempo di riflettere su una riforma necessaria. La risoluzione che avevo presentato nel 2023 era stata respinta perché, secondo i contrari, serviva una discussione seria, che però viene sempre rimandata: se vogliamo, invece, l'aula del Consiglio regionale del Veneto, può dibattere con serietà e dire come si intende mettere fine al percorso ad ostacoli per avere riconosciuto il diritto di cittadinanza a chi ne ha pieno diritto", conclude Ostanel.