ISA - Italian Space Agency

06/18/2024 | Press release | Distributed by Public on 06/18/2024 02:06

ASI al convegno “Dynamics and Physics of the Solar System”

18 Giugno 2024

L'ufficio del Gruppo di Meccanica Celeste al Dipartimento di Matematica dell'Università di Pisa è un luogo particolarmente significativo per le Scienze Planetarie italiane. Lì hanno lavorato due figure di primo piano, Paolo Farinella e Andrea Milani, cui la comunità scientifica internazionale rende omaggio con un convegno che si svolge in questi giorni a Pisa.

Il titolo "Dynamics and Physics of the Solar System" ben rappresenta la molteplicità degli interessi dei due scienziati, che variavano dalla dinamica degli asteroidi alla geodesia spaziale, dalla stabilità del Sistema Solare al ruolo delle forze non-gravitazionali nel lungo cammino delle meteoriti. Sempre attenti alle potenziali applicazioni: l'aver subito compreso le analogie tra lo studio dell'evoluzione collisionale degli asteroidi e quella della popolazione dei detriti spaziali è un'eredità duratura di Paolo Farinella.

Andrea Milani ha realizzato il primo sistema al mondo di monitoraggio del rischio asteroidale - una ricerca cui ha dedicato molta parte della sua vita professionale. Non a caso entrambe queste tematiche, centrali per la sorveglianza spaziale, sono oggi saldamente presidiate a livello internazionale dall'Agenzia Spaziale Italiana, nel suo ruolo istituzionale di raccogliere e valorizzare le competenze scientifiche italiane.

L'ASI ha dunque sostenuto l'organizzazione del convegno e partecipa ai lavori sia nel comitato scientifico che con presentazioni invitate. Con un ulteriore appuntamento: il 25 giugno la sede di Roma dell'ASI ospiterà il seminario di Federica Spoto, che ha conseguito il dottorato con Andrea Milani ed è recente vincitrice del "Farinella Prize", istituito dalla Società Europea di Scienze Planetarie.

Il sito del convegno

Foto: Il telescopio "Flyeye" è frutto di una felice intuizione di Andrea Milani ed è estremamente efficace sia per la scoperta di NEO che per la catalogazione dei detriti spaziali (images courtesy: ESA)