11/08/2024 | Press release | Archived content
Domenica 10 novembre, nello spazio dedicato alle arti di via Spada 28, inaugura l'ultima tappa del progetto espositivo UN/NATURAL. Protagonisti gli artisti Riccardo Baruzzi, Rudy Cremonini, Matteo Fato, Michelangelo Galliani, Nicola Samorì, Davide Tranchina.
Domenica 10 novembre (alle 18), presso TORRSO (via Spada 28) inaugura l'ultimo appuntamento di UN/NATURAL la rassegna espositiva pensata per la Capitale della cultura: 5 mostre da gennaio a dicembre che hanno rappresentato altrettante occasioni per indagare - con artisti diversi - 'la natura mobile, ubiqua, imprevedibile, operosa e vivente della cultura' di Pesaro 2024.
Alla conferenza stampa erano presenti: Daniele Vimini vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Pesaro, i curatori Michele Cotelli direttore artistico di Spazio TORRSO e Alberto Zanchetta storico dell'arte.
Ha aperto Daniele Vimini: siamo qui per l'ultima tappa del percorso messo in campo da Spazio TORRSO per la Capitale della cultura, uno spazio che nasce da un'idea di rigenerazione di uno spazio commerciale; la trasformazione in luogo del contemporaneo ha permesso di dare nuovo respiro ad una via del centro storico in una zona nevralgica perché accoglie altre realtà e studi legati alla creatività e all'arte. Fin dalla sua nascita, Spazio TORRSO è stato un importante laboratorio di riferimento per i giovani artisti ma anche per il dialogo con altre città come Bologna. Questa collettiva ha un particolare valore perché porta a Pesaro autori mai espositi qui ma anche artisti accreditati a livello nazionale e internazionale cui siamo già affezionati come Nicola Samorì e Matteo Fato perché protagonisti di eventi in Pescheria e ai Musei Civici. Quindi un ringraziamento prezioso a Michel Cotelli direttore artistico di Spazio TORRSO.
Ha sottolineato Michele Cotelli: siamo al quinto e ultimo appuntamento dell'anno nello spazio indipendente pesarese dove abbiamo trattato il binomio Natura Cultura attraverso la problematizzazione di alcuni focus tematici, mostrando come i confini fra io altro, corpo ambiente, artificiale naturale e organico inerte siano diventati incerti e da ridiscutere. Questa mostra vuole tirare le somme del percorso e riassumere i temi trattati attraverso i lavori di Riccardo Baruzzi, Rudy Cremonini, Matteo Fato, Michelangelo Galliani, Nicola Samorì e Davide Tranchina che li affrontano ognuno col proprio specifico linguaggio. Abbiamo voluto ribaltare nei generi artistici questa frizione e palesare quanto sia divenuto innaturale realizzare un ritratto, una natura morta, un quadro di paesaggio o una veduta di interni, oppure come la statuaria monumentale debba ormai procedere solo per frammenti e come la fotografia abbia gettato la spugna alle pretese di realtà e oggettività.
Così Alberto Zanchetta: dovendo trarre delle conclusioni sul binomio arte-natura, dobbiamo arrenderci all'idea che la natura si perpetua all'infinito attraverso il ciclo delle stagioni: nasce, perisce, rifiorisce, ed è sempre in divenire. Il suo aspetto caduco accetta il fatto che vita e morte non siano antitetiche ma congenite. L'esatto contrario della vita è infatti l'immortalità, cui sempre aspira l'arte; tale volizione allontana le discipline artistiche dall'essenza stessa della natura, ragion per cui non ci potrà mai essere nessuna coincidenza tra loro, tutt'al più si potrà auspicare una sinergia tra l'una e l'altra, vale a dire un "artificio". Anziché plagiare la natura è opportuno collaborare con essa, attingendo alle sue segrete energie. Lo stesso accadde a Newton che, bramando una mela, scoprì la legge di gravità.
L'ultimo evento di UN/NATURAL vuol essere la summa conclusiva del discorso intavolato durante l'anno nello spazio indipendente pesarese. Gli argomenti attorno all'eterno binomio di Natura e Cultura che hanno avuto quattro focus tematici (io altro, naturale artificiale, corpo ambiente, organico inerte) sono qui ribaltati nei generi artistici che Riccardo Baruzzi, Rudy Cremonini, Matteo Fato, Michelangelo Galliani, Nicola Samorì e Davide Tranchina affrontano ognuno col proprio specifico linguaggio. Dai curatori Alberto Zanchetta e Michele Cotelli, sono state selezionate sei opere realizzate dal 2016 al 2024, una per ognuno degli autori nati tra il 1972 e l'81 tra l'Emilia Romagna e l'Abruzzo, per andare a sondare quel limite dove cultura e natura frizionano. Dopo secoli di scienza normalizzante dove qualsiasi fenomeno dell'esistenza ha trovato una spiegazione nelle svariate discipline di indagine, nelle arti sono invece fermentati interrogativi attorno al tema esistenziale della perdita: il senso nel mito e del rituale, la vita e la morte sono divenuti degli innaturali e i linguaggi artistici ne sono diventati il campo della sensibile manifestazione. In questa Hybris dell'uomo autocostruttore dell'universo, per testimoniare il proprio tempo agli artisti è divenuto necessario elaborare nuovi linguaggi per ridiscutere il ritratto, la natura morta, il paesaggio, la veduta di interni, la fotografia e la statuaria.
Nelle intenzioni dei curatori, l'esposizione intende «trarre le somme, ma anche le differenze, da un insieme che contiene tutte le possibili contraddizioni del binomio Natura/Cultura». Quest'ultima esposizione si arrende all'idea che la natura si perpetua all'infinito (attraverso il ciclo delle stagioni) mentre la cultura anela all'immortalità (pur allontanandosi dall'essenza stessa della vita); l'importante è riuscire a convertire la natura nel proprio stile, così come ci ha insegnato Paul Klee.
Spazio TORRSO
Nasce come luogo di sperimentazione il 16 giugno 2023 in un ex supermercato a conduzione familiare schiacciato dalle dinamiche tardo capitalistiche che lo hanno portato alla chiusura. La riqualificazione dell'edificio nel cuore di Pesaro ha portato alla creazione di uno spazio dedicato alle arti visive aperto alla città e al territorio. Ponendosi al di fuori dalle dinamiche del mercato, lo spazio diventa ricettacolo di idee, progetti e laboratori per riportare le persone - e non le merci - al centro della rete sociale e in presenza. Lontano è il tempo di Claes Oldenburg quando con The Store l'arte, criticando il consumismo, entrava in relazione ai meccanismi pop del marketing ponendo qualunque oggetto sullo stesso piano democratizzando l'arte nel negozio. Lontano è anche il tempo della fiducia nelle nuove tecnologie per creare nell'immateriale una nuova rete salvifica. Dalle pareti di via Alberto Spada 28 sono uscite le merci e lo scambio univoco per far posto alle persone e al loro molteplice incontro. Valorizzando il tempo utile come ozio antifunzionale, sempre impedendo semplicistiche affermazioni dell'IO e di tutti i pidocchiosi pronomi, ma nemmeno aderendo ciecamente alle dinamiche postmoderne svuotanti il senso di cui si stanno vedendo i problematici limiti di acquiescenza allo statu quo, spazio TORRSO danza nel possibile che accade tutt'intorno.
UN/NATURAL # FINALE
RICCARDO BARUZZI, RUDY CREMONINI, MATTEO FATO
MICHELANGELO GALLIANI, NICOLA SAMORI', DAVIDE TRANCHINA
a cura di Michele Cotelli e Alberto Zanchetta
Spazio TORRSO | via A. Spada n. 28, 61121 Pesaro PU
10 novembre - 15 dicembre 2024
opening domenica 10 novembre h. 18.00
orario mercoledì 9-17, sabato 9-12, gli altri giorni su appuntamento
info: [email protected] | +39 3491021902