CISL - Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori

23/09/2024 | News release | Distributed by Public on 23/09/2024 18:02

Industria. Graziani: “Piano urgente per sostenere la manifattura italiana nelle transizione digitale e verde. Apprezzabile l’intenzione del Ministro Urso”

"La Cisl ritiene apprezzabile l'intenzione espressa oggi dal Ministro Urso di definire un piano industriale quinquennale per il Paese "made in Italy 2030" da sviluppare all'interno della cornice di riferimento europea". E' quanto sottolinea il segretario confederale della Cisl, Giorgio Graziani, al termine della presentazione al Mimit delle "Priorità italiane di politica industriale nel nuovo mandato delle Istituzioni Europee".
"Era da troppo tempo che in Italia non si parlava della necessità di dotarsi di uno strumento di medio periodo, ancora più urgente per sostenere la manifattura italiana nelle transizione digitale e verde. Cosi come è condivisibile anche l'intenzione espressa di mettere in discussione le linee guida europee del green deal che, come evidenziato anche nel rapporto Draghi, sono carenti sia sotto il profilo sociale, che di una sostenibile politica industriale.
È necessaria una forte accelerazione sulle scelte legate alla neutralità tecnologica che rischiano di diventare un alibi per molte aziende a partire dal settore auto per alimentare incertezze ulteriori sugli assetti produttivi già in forte sofferenza in particolare nel nostro paese.
La nuova politica industriale va accompagnata da un patto tra Governo e parti sociali di responsabilità condivisa, necessaria a porre i presupposti per dare effettività ai cambiamenti prospettati.
La Cisl auspica che i costi della transizione anche per l'industria vengano supportati attraverso l'istituzione del prospettato fondo sovrano europeo, per evitare una competizione tra Stati che penalizzerebbe quelli con maggiore debito pubblico come il nostro. Abbiamo inoltre sollecitato da una parte la definizione a breve di un nuovo piano incentivi per nuovi investimenti cui inserire condizionalita' sociali legati alla buona occupazione e alla formazione delle competenze necessarie, e dall'altra un salto di qualità delle relazioni industriali innovative attraverso la partecipazione dei lavoratori nelle decisioni delle imprese, elemento di forte impatto competitivo".

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