Approvato oggi dalla Giunta lo schema di protocollo d'intesa.
Un'idea innovativa per mettere a sistema una nuova rete di relazioni fra Comune e realtà private e pubbliche in favore di Cultura e Arte Contemporanea.
Entro la fine dell'anno la firma del protocollo da parte dei soggetti aderenti.
Fra gli obiettivi l'impegno per riportare le mostre a Palazzo Forti.
Costituire una rete per la promozione della cultura e dell'arte contemporanee a Verona, coinvolgendo tutti i soggetti disponibili a diventare parte attiva di un nuovo e articolato piano di rilancio, che fra gli obiettivi prevede anche di fruire nuovamente di Palazzo Forti come sede espositiva. Prende ufficialmente forma e sostanza, con l'approvazione oggi da parte della Giunta dello schema di protocollo di intesa, l'innovativo progetto dell'Amministrazione, denominato 'Artiver', che punta a strutturare in città un vero e proprio ecosistema dell'arte contemporanea, promuovendo stabilmente iniziative che prevedano la collaborazione tra il Comune e tutti gli attori pubblici e privati interessati.
Il protocollo segue la manifestazione di interesse pubblica a maggio dal Comune, a cui hanno aderito: Archivio Tommasoli, Artena - MauroDe Iorio, Accademia delle Belle Arti, In Habitat APS, Macchine Celibi, Contemporanea Verona, URBS PICTA, Veronafiere, Verona 83, Accademia Cignaroli Scuola Brenzoni.
La Rete ha funzione consultiva e propositiva in collaborazione con il Comune di Verona, al fine di organizzare attività culturali e artistiche contemporanee a beneficio dei cittadini e dei visitatori del territorio veronese.
Lo schema di protocollod'intesa prevede che, alla Rete ArtiVer potranno partecipare, oltre ai promotori iniziali, altri soggetti pubblici e privati attivi nel campo della formazione culturale e professionale, dell'offerta di servizi museali ed espositivi, e di altre attività culturali e professionali.
Tali realtà possono essere rappresentati da istituzioni, associazioni, fondazioni o comitati di cittadini e possono fornire il proprio contributo in termini di suggerimenti, proposte, progetti, servizi o disponibilità di spazi e beni o collezioni.
L'adesione può avvenire in qualsiasi momento, mediante la sottoscrizione del protocollo di intesa.
Rete ArtiVer è stata illustrata questa mattina dall'assessora alla Cultura Marta Ugolini insieme al consigliere comunale e presidente della Commissione consiliare Culturale Alberto Battaggia, ideatore del progetto.
"Nel breve periodo puntiamo all'ideazione e alla realizzazione di attività espositive attraverso una programmazione pluriennale - spiega l'assessora Marta Ugolini - e l'incentivazione e la progettazione di attività formative ed espressive a favore dei cittadini di tutte le età. Nel medio periodo, invece, la volontà è quella di costruire un Centro di cultura ed arte contemporanee in un'area cittadina, anche in un'ottica di rigenerazione urbana".
Sempre da protocollo di intesa la Rete Artiver deve prevedere l'istituzione di un comitato direttivo composto da assessore alla Cultura o suo delegato, che lo presiede; direttore dei Musei Civici - Curatore della Galleria di Arte Moderna Achille Forti; un rappresentante di ogni soggetto aderente diverso dal Comune di Verona.
Fra gli obiettivi: riportare le mostre a Palazzo Forti ed individuare nuovi spazi espositivi in città
Nella direzione di un rafforzamento del circuito espositivo và anche la possibilità di tornare a fruire nuovamente di Palazzo Forti come sede di attività espositive e culturali promosse dal Comune, con una soluzione attuata in accordo con la proprietà.
Ancora, l'apertura di nuovi spazi espositivi come, ad esempio, il Silos di Levante a Santa Marta, e iniziative di rigenerazione urbana di spazi degradati attraverso attività culturali.
Tali spazi potranno essere dedicati all'arte contemporanea, sulla base di progetti condivisi di gestione economico-culturale che coinvolgano adeguate risorse materiali e professionali pubbliche e private.
"Una città internazionale come la nostra - spiega il consigliere Alberto Battaggia - ha bisogno di rivitalizzare il suo rapporto con la cultura e l'arte contemporanee. ArtiVer nasce per questo, contando sulle notevolissime risorse intellettuali, professionali, commerciali esistenti grazie a collezionisti, galleristi, accademie, fiera, associazioni culturali. Un tessuto fitto di protagonismi che il Comune intende, da una parte, valorizzare, e, dall'altra, utilizzare per grandi progettualità condivise. Un primo obiettivo è il rilancio delle attività culturali ed espositive a Palazzo Forti. Nel medio periodo, l'elaborazione di progetti di rigenerazione urbana finanziati da bandi nazionali ed internazionali".