06/25/2024 | Press release | Distributed by Public on 06/25/2024 09:28
"Lo scorso 6 maggio - ricorda la consigliera - ho presentato una proposta di legge per far sì che la Regione valuti obbligatoriamente l'opportunità di costituirsi parte civile nei processi penali per gravissimi incidenti sul lavoro, analogamente a quanto già avviene per i reati di mafia grazie alla legge regionale promossa dal Movimento 5 Stelle nella scorsa legislatura. Sarebbe un segnale molto forte, in grado di dare una svolta nella società veneta che sconta ancora un forte ritardo su questi temi. Ogni tre giorni in Veneto una persona muore lavorando: è un lutto inaccettabile, oltre che un grave danno di immagine per la Regione "fondata sul lavoro" per antonomasia. Non si stupiscano gli imprenditori che dicono di non trovare lavoratori da assumere: la competizione non può essere sempre al ribasso, occorre investire per migliorare le condizioni di lavoro e questo ha molto a che fare con la sicurezza".
"I campanelli d'allarme - continua l'esponente del M5S - sono più d'uno: l'aumento del 20% delle malattie professionali, i 70mila infortuni registrati nel 2023, il record italiano dei minori morti sul lavoro (addirittura 16 nell'ultimo quinquennio, secondo i dati Unicef). Una scia di sangue che va a tutti i costi interrotta, collaborando attivamente con le realtà che quotidianamente promuovono la cultura della legalità e della sicurezza".
"Una tra tutte - conclude Baldin - l'associazione dedicata a Mattia Battistetti, l'operaio di Montebelluna morto sul lavoro all'età di 23 anni: nel processo che è seguito a quei fatti, la Regione non si è costituita parte civile. Penso che episodi come questo non debbano più accadere".