Questa sera l'assessore ha incontrato i sindaci della Bassa Friulana e le comunità in un Consiglio comunale allargato
Latisana, 12 nov - "Rimanendo ancorato a un modello sorpassato ormai da alcune decine da anni per decisioni mai assunte, il sistema sanitario dei nostri giorni necessita di scelte urgenti, di una riforma improrogabile, per garantire ancora l'universalità della cura e la sicurezza, sia per il paziente che per il professionista. Mentre il divario tra richiesta di salute e risposta di salute diventava sempre più ampio, nei decenni passati si è risposto unicamente incrementando i fondi e non adeguando le strutture in base alle modifiche demografiche e alle nuove esigenze di salute. Oggi la criticità non sta più nell'aspetto economico ma soprattutto nella carenza di medici e infermieri, una problematica grave che riguarda l'intero Paese. Con coraggio e serietà, allora, dobbiamo guardare in faccia le cose per quelle che sono, senza più rinviare, cercando soluzioni realmente sostenibili. Diversamente continueremo a investire sempre più denaro, vedendo calare il livello di qualità delle prestazioni offerte ai nostri concittadini che rischieranno pericolosamente di diventare di 'serie a' e di 'serie b' negli accessi alle cure".
Così l'assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, intervenuto questa sera a Latisana, nella sede del Municipio, a un Consiglio comunale aperto a tutti i primi cittadini della Bassa Friulana udinese, presieduto dal sindaco di Latisana Lanfranco Sette, e al quale ha preso parte anche il direttore generale dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, Denis Caporale. Durante la lunga assemblea civica, è stata illustrata la riorganizzazione della rete del servizio sanitario regionale, con uno speciale focus dedicato al presidio ospedaliero di Latisana-Palmanova.
"Il Sistema sanitario regionale presenta una frammentazione che va superata e non lo faremo certamente chiudendo ospedali o presidi e strutture ospedalieri: dobbiamo però essere onesti e, parlando alla gente con il linguaggio della verità, non possiamo nascondere la difficile stagione che stiamo vivendo, la più complessa per certo da quando è nato il sistema sanitario nazionale. Un'epoca storica che ci impone una riorganizzazione per garantire cure adeguate e sicurezza, sia nell'emergenza, sia nel prima e nel dopo acuzie" ha sottolineato Riccardi.
"Se il presidio ospedaliero di Palmanova è sede direzionale ed è dedicato agli interventi di elezione, quello di Latisana è centrato sull'emergenza, anche per il vasto bacino di utenza legato alla stagionalità: una particolarità che fa lievitare il numero di accessi nel periodo estivo per la vicinanza con la località balneare di Lignano Sabbiadoro, ma anche con quella di Bibione. Visti anche i suoi precedenti di eccellenza nel campo dell'ortopedia, quello di Latisana può diventare un presidio vocato all'attività protesica, recuperando mobilità passiva" ha spiegato Riccardi rassicurando i cittadini rispetto al mantenimento del punto nascita in questa cittadina, al pari di tutti gli altri servizi erogati in questo momento, nonostante la difficoltà nel reperire professionisti.
È stato ricordato il caso del Pronto soccorso di Latisana con l'avvio di una sperimentazione unica nel suo genere, con l'Impiego di personale argentino che si è ben integrato, garantendo assistenza di qualità, con il coordinamento di un primario.
"Comprendo l'attaccamento delle comunità a quello che viene definito "il proprio" ospedale ma è necessario oggi maturare una cultura diversa, dell'assistenza in rete, in seno a una programmazione di area vasta, regionale per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia; non è più tempo di cedere alle petizioni, di essere ostaggi dei consensi e di fomentare le riunioni di piazza: tutti aspetti che dividono e confondono la comunità" ha chiuso Riccardi. ARC/PT/gg