21/11/2024 | Press release | Distributed by Public on 21/11/2024 15:41
Nella seduta consiliare del 21 novembre 2024, il gruppo Progetto Civico Progressista ha chiesto chiarimenti sulle convenzioni per interventi chirurgici stipulate dall'Ausl con società private.
La Capogruppo Erika Guichardaz ha evidenziato che «al 31 dicembre 2023 risultavano in lista di attesa per un intervento chirurgico ordinario 6.383 pazienti, di cui 1.975 per la chirurgia generale. Interroghiamo il Governo per conoscere: il numero di interventi effettuati nel 2024 dalle strutture sanitarie ospedaliere private in convenzione suddiviso per tipologia di intervento; i costi in convenzione riferiti ai diversi interventi; quanti sono attualmente i pazienti ancora in lista di attesa rispetto agli interventi chirurgici e in lista per la chirurgia generale; quali sono gli accordi previsti in convenzione rispetto ai pazienti eleggibili, in particolare quale sia la procedura di presa in carico e i costi richiesti ai pazienti.»
«Sul territorio regionale, oltre al Parini, è presente una sola altra struttura ospedaliera, l'Isav, nota come la clinica di Saint-Pierre: un ospedale privato accreditato che sinora ha intrattenuto collaborazioni con l'Ausl sostanzialmente incentrate esclusivamente nell'ambito della chirurgia ortopedica e delle prestazioni di riabilitazione ortopedica e neurologica - ha riferito l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi - Più di recente, abbiamo incentivato le collaborazioni anche nell'ambito della lungodegenza, non solamente ortopedica e in day surgery, gli interventi chirurgici semplici che si risolvono in giornata o con un pernottamento al massimo. Questa nuova collaborazione è di fondamentale importanza poiché consente all'Ausl di disporre di 20 posti letto da utilizzare per poter dimettere dal Parini e dal Beauregard in tempi più celeri, concorrendo allo smaltimento dei flussi dei pazienti in attesa di ricovero dal pronto soccorso. Per potenziare l'attività di smaltimento delle liste d'attesa, alla fine del 2023 abbiamo quindi adottato una specifica norma regionale, che ha dato la possibilità a Isav di svolgere interventi di chirurgia generale anche in regime di ricovero ordinario. Solo a partire dal 2024 sono stati eseguiti ben 358 interventi di chirurgia ortopedica (in regime di ricovero e di chirurgia ambulatoriale), tra gennaio e luglio, e 177 interventi di chirurgia generale, di cui 149 in day surgery da gennaio a ottobre, e 28 in regime ordinario, questi ultimi a partire dal mese di settembre in cui questi sono stati attivati, sino allo scorso ottobre. Per quanto riguarda la chirurgia ortopedica, da gennaio a luglio sono stati effettuati interventi per un costo complessivo di circa 1 milione e 813 mila euro, mentre per la chirurgia generale in day surgery (gennaio - ottobre) la spesa ammonta a 176mila euro. I pazienti in lista d'attesa per un ricovero programmato (di tutte le classi di priorità) al 14 novembre scorso erano complessivamente 5.388, di cui 1.466 in lista per la chirurgia generale. Possiamo sostenere, confrontando questi numeri con quelli di fine 2023 (che vedevano 6.383 in lista per intervento chirurgico ordinario e 1.975 per intervento di chirurgia generale) che le attività in corso stanno producendo la propria efficacia. Infatti, in 12 mesi, vi sono mille pazienti in attesa in meno, di cui 400 solo di chirurgia generale. Le convenzioni attive tra Ausl e Isav rientrano in due diverse casistiche con differenti procedure di presa in carico dei pazienti. Per quelle storiche nell'ambito ortopedico, che prevedono interventi svolti a carico del Servizio sanitario regionale su pazienti inseriti nelle liste di attesa di Isav, gli utenti contattano direttamente la clinica e l'accesso è consentito su presentazione di impegnativa. Non vi sono costi richiesti per lo svolgimento degli interventi chirurgici, ad eccezione dell'eventuale ticket.»
«La realtà rappresentata dal pensionato valdostano intervistato per la trasmissione "L'aria che tira" su La7 è ben diversa e molto lontana da quella illustrata dall'Assessore - ha commentato la Capogruppo Guichardaz -. L'intervistato, in attesa di essere operato da oltre un anno, non ha avuto nessuna certezza dell'iter da seguire: ha ricevuto una serie di indicazioni che si discostano dalle modalità previste dalle procedure concordate tra Ausl e Isav. Perché le persone non vengono opportunamente informate del percorso da seguire, specificando i tempi di priorità? E soprattutto, come è possibile che se un privato in lista d'attesa nel pubblico e rientrante nella tipologia dei pazienti eleggibili della convenzione, contatta direttamente la clinica si attivi una sorta di contrattazione tra il cittadino e la struttura convenzionata? Evidentemente c'è una mancanza di comunicazione che deve essere colmata per evitare situazioni come quelle passate in televisione. Ci sono tante persone che continuano a segnalarci criticità di questo tipo senza avere certezza di come poter accedere ai servizi sanitari. Infine, mi sarei aspettata una presa di posizione dell'Assessore sull'intervista mandata in onda perché la sanità valdostana non sta certo facendo una bella figura e parliamo di una trasmissione nazionale.»
LT