22/11/2024 | News release | Distributed by Public on 22/11/2024 15:43
Gli agenti del Commissariato di PS di Chiusi- Chianciano Terme hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 44 anni e denunciato la presunta complice di 23 anni, entrambi italiani, che avevano tentato il finto acquisto di un Rolex.
I poliziotti, durante un pattugliamento appiedato, hanno notato in prossimità dell'ingresso di una banca due uomini che, dopo essersi incontrati, si scambiavano un piccolo foglio di carta che all'apparenza sembrava un assegno.
Chi lo aveva ricevuto ha iniziato a controllarlo attentamente, così l'atteggiamento dei due li ha insospettiti e gli agenti hanno deciso di verificare.
Dagli accertamenti svolti sul momento è emerso che tra i due si stava concludendo una compravendita di un orologio "Rolex" disponibile su un apposito noto sito internet al prezzo di 8800, poi trattato a 8500 euro.
L'assegno "non trasferibile", emesso il 20 novembre scorso da una banca della provincia di Bologna, appena ricevuto dal sedicente acquirente, è stato quindi consegnato dal venditore agli agenti.
Dai documenti di identità esibiti inoltre l'acquirente risultava nato a Roma e residente a Bologna, ma lo spiccato accento campano con cui si esprimeva, ha ulteriormente insospettito i poliziotti che hanno voluto approfondire il controllo in Ufficio.
Al Commissariato, dopo un primo momento in cui ha insistito nel confermare le proprie generalità che sosteneva essere corrispondenti al documento mostrato, incalzato dagli agenti, il presunto acquirente del costoso orologio ha ammesso di aver fornito un documento falso, dichiarando la reale identità e residenza, a Casoria in provincia di Napoli.
Il 44enne, ha poi raccontato di essersi recato a Chiusi, con la compagna che lo stava attendendo in auto, nel tentativo di acquistare il Rolex raggirando il venditore.
Da successivi accertamenti presso la sede centrale della Banca sono emersi altri particolari utili per definire la falsità dell'assegno, e anche sulla carta di identità esibita, è risultato che negli archivi dell'anagrafe del Comune di Bologna non vi era traccia del documento né dell'intestatario.
L'uomo, pertanto, è stato arrestato per concorso, con la propria compagna, denunciata in stato di libertà, per il reato di truffa, nonché per possesso ed uso di documento di identificazione falso e falsa attestazione e dichiarazione a pubblico Ufficiale.
Il 44enne, trovato anche in possesso di una modica quantità di sostanza stupefacente, è stato anche segnalato per uso personale.
Il Questore ha emesso nei suoi confronti la misura di prevenzione del divieto di ritorno dal Comune di Chiusi per 3 anni.
A seguito del giudizio, l'arresto è stato convalidato e il GIP di Siena ha disposto la misura del divieto di dimora nel territorio della Regione Toscana e l'obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria del luogo di attuale domicilio.
Siena, 22 novembre 2024