Oltre l'80% degli australiani è 'preoccupato' o 'molto preoccupato' per i prezzi dell'energia elettrica

L'ultima ricerca Nielsen CMV/Ad Intel mostra un aumento del 14% della spesa pubblicitaria da parte delle aziende elettriche per contrastare l'aumento record dei cittadini australiani che cambiano fornitore di energia.

• Esodo di massa da AGL verso fornitori concorrenti
• I top spender nel settore dell'energia, più la spesa pubblicitaria della categoria negli ultimi 12 mesi
• Gli Stati e i territori più preoccupati dall'aumento dei prezzi dell'energia elettrica

Sydney - 3 luglio 2024 - I recenti dati Nielsen Consumer and Media View (CMV) mostrano che l'82% degli australiani è "preoccupato" per i prezzi dell'energia elettrica, con oltre il 45% "molto preoccupato".

Inoltre, più del 13% degli australiani ha cambiato fornitore di energia nell'ultimo anno e un altro 12% prevede di farlo nei prossimi 12 mesi.

Tra coloro che hanno intenzione di cambiare, poco più del 41% dichiara che il motivo principale è il costo, seguito dall'affidabilità del servizio (11,6%), dalla facilità di pagamento della bolletta (8,5%), dalle idee di risparmio energetico del fornitore (6,8%) e dalla cortesia e disponibilità del personale (4,3%). Il supporto della comunità locale, i programmi ecologici, la facilità di cambiare indirizzo e l'usabilità del sito web costituiscono la piccola parte restante.

I dati di Nielsen Ad Intel mostrano anche che per combattere questa crescente mancanza di fedeltà al marchio nel settore, i fornitori di energia hanno speso più di 152 milioni di dollari in pubblicità tra giugno 2023 e maggio 2024 - un aumento del 14% rispetto all'anno precedente.

In cima alla lista degli investimenti pubblicitari nel settore ci sono: 1. AGL, 2. Origin Energy, 3. Alinta Energy, 4. Energy Australia, e 5. Energy Australia. AGL, 2. Origin Energy, 3. Alinta Energy, 4. Energy Australia e 5. Engie. Engie.

Negli ultimi 12 mesi, quasi il 14% dei clienti AGL è passato a Origin Energy, mentre un altro 8,7% è passato a Energy Australia.

Nel complesso, Origin è stato il fornitore più frequentemente cambiato dai clienti, con quasi il 23% di tutte le defezioni, seguito da Red Energy ed Energy Australia.

A livello di stati e territori, i vittoriesi sono i più insoddisfatti dei loro fornitori di energia, seguiti da WA, NT, Queensland, NSW, SA e Tasmania, mentre i canberiani sono per lo più indifferenti.

Rose Lopreiato, Pacific Commercial Lead di Nielsen Ad Intel, ha dichiarato: "L'aumento della spesa pubblicitaria per il settore dei servizi di pubblica utilità riflette la crescente necessità di attrarre e fidelizzare il numero sempre maggiore di 'nomadi dell'energia' che spesso non sono vincolati a contratti e accettano un'offerta migliore non appena ne vedono una. Ciò rende più che mai cruciale conoscere in tempo quasi reale le offerte dei concorrenti, così come dove e quanto spendono - il tipo di dati che Nielsen Ad Intel fornisce in modo rapido ed efficiente".

Glenn Channell, Pacific Head of Advanced Analytics di Nielsen, ha aggiunto: "Sebbene i nostri dati mostrino l'impatto demografico del costo della vita sui consumatori australiani di energia, l'importanza di identificare e segmentare i consumatori in base alle loro esigenze e ai loro valori rimane fondamentale. Capire dove e come entrare in contatto con questi segmenti dell'energia elettrica può fare la differenza tra il mantenere e l'accrescere la propria base di clienti. La crescente mancanza di fedeltà al marchio tra gli australiani rende la necessità di sfruttare i dati, come quelli di Nielsen CMV, più cruciale che mai".

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