11/15/2024 | News release | Distributed by Public on 11/15/2024 06:40
Da un team coordinato dal Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali con il Corpo forestale regionale
Nell'ambito di un accordo collaborativo tra la Regione Friuli Venezia Giulia e l'Università di Udine è stato catturato e dotato di collare con trasmettitore radio satellitare un esemplare di lupo nell'area della Pedemontana pordenonese. L'attività è stata coordinata dal Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dell'Ateneo e ha coinvolto le Stazioni forestali di Barcis, Claut, Maniago, Pinzano al Tagliamento, Polcenigo e Pordenone del Corpo forestale regionale.
L'intervento è avvenuto a fine ottobre, durante la notte, e l'animale, a due ore dalla cattura, ha ripreso un normale ritmo di attività. Si tratta di un esemplare maschio di oltre 30 chilogrammi di peso, nato nella primavera del 2024. Fa parte di un branco attualmente costituito da cinque componenti, i genitori e tre giovani che gravita nell'area del Pordenonese interessata negli ultimi mesi da predazioni anche su cani domestici di piccola e media taglia.
L'animale, nelle giornate successive alla cattura, è stato seguito con costanza attraverso l'uso dai segnali emessi dal collare. Questi dati geolocalizzati, unitamente a immagini riprese da fotocamere a raggi infrarossi dislocate sul territorio del Corpo forestale regionale e dell'Ateneo udinese, hanno evidenziato che il lupo si è aggregato nuovamente al branco e ha iniziato a frequentare un'area densamente popolata da cervi e cinghiali, compiendo alcune predazioni su questi ungulati selvatici.
Il sistema di geolocalizzazione satellitare permetterà di approfondire la conoscenza dell'ecologia di questo esemplare e del branco a cui appartiene, di analizzare meglio il fenomeno delle predazioni su animali domestici e di comprendere se siano effettivamente attribuibili a questa unità familiare.
Qualora venisse accertata quest'ultima ipotesi, al verificarsi delle condizioni operative idonee, saranno valutate eventuali misure gestionali di dissuasione, previa acquisizione della necessaria autorizzazione da parte del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica.
Il collare radio satellitare è alimentato a batteria e non permette di localizzare e seguire i movimenti dell'animale in "tempo reale". I dati possono essere scaricati e analizzati solo a posteriori, in presenza del segnale.
Il rapporto di collaborazione nell'ambito del quale è stato svolto l'intervento, coinvolge l'Amministrazione regionale e il Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dell'Università di Udine, recentemente rinnovato, è finalizzato ad approfondire la conoscenza della specie e mitigare gli impatti sulle attività antropiche.
Il gruppo di cattura dell'Ateneo friulano era composto dal coordinatore, Stefano Filacorda, docente di gestione e conservazione della fauna, e da: Stefano Pesaro e Alice Baggio per la parte veterinaria, per la parte tecnica di predisposizione del collare, sistemi di allarme e cattura da Andrea Madinelli, Lorenzo Frangini e Lorenzo Bernicchi e da personale del Corpo forestale, parte del quale ha studiato all'Università di Udine, tra cui Andrea Vendramin e Nicola Cesco, e tutti gli altri tra cui il coordinatore in loco, il signor Bullo.
Oltre ai fini gestionali nel caso di interazioni negative con le attività umane, questo primo individuo di lupo catturato e dotato di collare satellitare in regione permetterà di raccogliere informazioni utili allo studio del comportamento e dell'ecologia di questa specie. Dati che saranno poi condivisi con altri gruppi nazionali e internazionali che studiano questa specie.
Particolare importanza per la cattura di questo primo individuo sono state le collaborazioni con le Università di Lubiana e di Zagabria, che hanno permesso di acquisire le nozioni tecniche utili alle catture e ai monitoraggi, e i dati raccolti dal Corpo forestale regionale, in particolare alcuni approfondimenti tecnici fatti da Daniela Romanin sulle predazioni su cani da compagnia.
Al lupo è stato dato il nome "Andrea" come riconoscimento al lavoro effettuato da Andrea Vedramin, del Corpo forestale regionale. Vendramin è stato prima studente e poi collaboratore dell'Università di Udine e ha iniziato a lavorare su questi temi in occasione della ricattura dell'orso Madi, che poi ha attraversato la pianura friulana, svolgendo la sua tesi su questi argomenti, e poi supportando altre catture di orso.