20/11/2024 | News release | Distributed by Public on 20/11/2024 15:50
Il 26 novembre Confagricoltura Lombardia organizza un webinar con i rappresentati istituzionali e aperto a tutti gli Associati sul tema della gestione dei reflui zootecnici.
La corretta gestione degli effluenti zootecnici rappresenta oggigiorno un elemento di primaria importanza per il mantenimento dell'attività agricola. Questo sia per quanto riguarda il giusto apporto di sostanza organica al terreno e l'incremento di fertilità dei suoli ma anche per quanto riguarda gli adempimenti normativi cui attenersi per evitare sanzioni.
Riassumiamo di seguito le principali novità introdotte dalla normativa che interesseranno le imprese agricole nel 2025, quando entreranno in vigore le nuove disposizioni previste dal "Programma d'azione regionale per la protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole nelle zone vulnerabili ai sensi della direttiva nitrati 91/676/CEE 2024-2027". Precisiamo fin da subito che la struttura del nuovo Programma d'Azione riflette quanto già previsto dalla direttiva nitrati sia in termini di obiettivi che di approccio metodologico, prevedendo però un rafforzamento delle misure già previste nel Programma 2020-2023 e poi prorogato per tutto il 2024. Nel dettaglio, le nuove misure contenute nell'aggiornamento del Programma possono essere suddivise in due macrocategorie: i) misure finalizzate alla tutela ambientale delle acque sotterranee, superficiali e dei suoli; ii) misure di carattere amministrativo e procedurale. Le misure a carattere ambientale prevedono: 1) l'obbligo di copertura vegetale invernale nelle zone particolarmente vulnerate; 2) il divieto di utilizzazione di fertilizzanti di sintesi fosfatici per le aziende che utilizzano effluenti/digestati/fanghi di depurazione all'interno delle ZVN che coprono già i fabbisogni delle colture; 3) il rafforzamento dell'obbligo di inerbimento in prossimità dei corpi idrici fortemente eutrofici. Le misure connesse alla gestione delle aziende agricole stabiliscono inoltre, 4) il divieto di acquisizione di reflui oltre la conformità aziendale; 5) l'obbligo di utilizzo del registro elettronico delle fertilizzazioni (una volta che sarà reso disponibile da AGEA); 6) l'incremento della percentuale dei controlli con una quota aggiuntiva prevista fino all'1% nelle aree che mostrano maggiori criticità ambientali e, infine, 7) la riduzione delle distanze di delocalizzazione a cui applicare l'obbligo dell'uso del GPS da 40 km a 25 km.
In seguito agli obblighi derivanti da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello stato italiano in merito alla qualità dell'aria da parte dell'Unione Europea, con la D.G.R. 2634 del 24 giugno 2024, la Giunta regionale ha inoltre varato un nuovo pacchetto normativo volto al rafforzamento delle misure attuative del Piano regionale degli interventi per la qualità dell'aria (PRIA), che ricomprendono anche quelle correlate alla gestione degli stoccaggi e alla distribuzione egli effluenti di allevamento. Vediamole nel dettaglio:
Per le nuove strutture di stoccaggio, a partire dal 1° gennaio 2027, le aziende che producono e stoccano quantitativi di azoto escreto superiore a 3000 Kg/anno avranno l'obbligo di copertura degli stoccaggi con tecniche ad efficienza di riduzione delle emissioni pari o superiori al 60%.
Per le strutture di stoccaggio esistenti gli obblighi sono invece così ripartiti:
a) per le aziende che producono e stoccano quantitativi si azoto escreto compreso tra 3000 e 25.000 Kg/anno: entro il 1° gennaio 2025 obbligo di copertura degli stoccaggi esistenti con pratiche e tecniche ad efficienza di riduzione delle emissioni pari o superiori al 40% e, entro il 31 dicembre 2029 obbligo di copertura degli stoccaggi esistenti con pratiche e tecniche ad efficienza di riduzione delle emissioni pari o superiori al 60%.
b) per le aziende che producono e stoccano quantitativi di azoto escreto superiore 25.000 Kg/anno: entro il 1° gennaio 2025 obbligo di copertura degli stoccaggi esistenti con tecniche ad efficienza di riduzione delle emissioni pari o superiori al 40%; entro il 31 dicembre 2027 obbligo di copertura degli stoccaggi esistenti con tecniche ad efficienza di riduzione delle emissioni pari o superiori al 60%.
In Tabella 1 sono riportati coefficienti di riduzione per la fase di stoccaggio degli effluenti previsti dalla D.G.R. n. 2634
Tabella 1: coefficienti di riduzione per la fase di stoccaggio
Per quanto riguarda invece la distribuzione degli effluenti, viene inoltre disposto per tutte le aziende che distribuiscono quantitativi di azoto escreto pari o superiore a 3000 Kg/anno:
c) a partire dal 1° gennaio 2025, il divieto dell'uso di attrezzature a getto libero anche a bassa pressione (sotto le 2 atm) e, dal 1° gennaio 2029, il divieto di utilizzo del piatto deviatore.
Per le aziende che distribuiscono quantitativi di azoto escreto compreso tra 3000 e 25.000 kg/anno:
d) con decorrenza immediata obbligo di distribuzione degli effluenti di allevamento con pratiche o tecniche ad efficienza di riduzione delle emissioni pari o superiore al 45% e, a partire dal 1° gennaio 2026, la distribuzione con piatto deviatore dovrà essere effettuata con interramento immediato
Per le aziende che distribuiscono quantitativi di azoto escreto superiore a 25.000 Kg/anno:
e) con decorrenza immediata obbligo di distribuzione degli effluenti di allevamento con pratiche o tecniche ad efficienza di riduzione delle emissioni pari o superiore al 45%; a partire dal 1° gennaio 2025 la distribuzione con piatto deviatore dovrà essere effettuata con interramento immediato e, infine, a partire da 1° gennaio 2027, obbligo di distribuzione degli effluenti di allevamento con pratiche o tecniche ad efficienza di riduzione delle emissioni pari o superiore al 65%.
In Tabella 2 sono riportati coefficienti di riduzione per la fase di distribuzione degli effluenti previsti dalla D.G.R. n. 2634
Tabella 2: coefficienti di riduzione per la fase di distribuzione
Le prescrizioni di cui sopra si applicano a tutto il territorio regionale ad esclusione delle seguenti casistiche: aziende che distribuiscono quantitativi di azoto escreto inferiori a 3.000 kg/anno; terreni con pendenza maggiore del 15% (fatte salve le prescrizioni per le distribuzioni in pendenza previste dalle specifiche discipline regionali); zone montane; aree agricole svantaggiate montane ai sensi del Regolamento europeo sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), terreni seminati su sodo (no tillage); terreni con coltura in atto, colture permanenti con interfilari inerbiti, prati (inclusi i permanenti), prati-pascoli e pascoli.
Sul fronte degli spandimenti si ricorda infine che dal 1° novembre questi vanno effettuati sulla base delle indicazioni fornite da ERSAF tramite l'emissione del Bollettino Nitrati. Il bollettino riporta le prescrizioni per ogni singolo comune della Lombardia. Dei 90 giorni di blocco delle distribuzioni previsti dalla normativa, 60 sono continuativi e compresi tra il 1°dicembre e il 31 gennaio; i restanti 30 giorni sono distribuiti nei periodi 1° novembre - 2 dicembre e 30 gennaio - fine febbraio e definiti in funzione delle indicazioni modellistiche del sopracitato bollettino.
Si ricorda altresì che qualora si verifichi il superamento del 1° e/o 2° livello di attenzione per le concentrazioni di PM10 nell'aria nelle province lombarde, e qualora nelle medesime non sia previsto alcun divieto di distribuzione di effluenti e assimilati, è necessario consultare le eventuali indicazioni sui divieti temporanei sulla qualità dell'aria, nonché le specifiche sulle modalità di distribuzione (D.G.R. 28 settembre 2020, n. 3606). Per evitare sanzioni, è inoltre importante ricordare che queste limitazioni sono possibili già dal 1° ottobre e per tutto il mese di marzo di ogni anno, quindi anche il mese precedente l'entrata in vigore del bollettino (ottobre) e quello successivo al termine di emissione (marzo).
In questo contesto, che vincola le imprese agricole a dotarsi di strumenti sempre più tecnologici per la gestione degli effluenti, è indispensabile saper cogliere al meglio tutte le linee di finanziamento a sostegno degli investimenti volti alla riduzione delle emissioni in atmosfera da reflui zootecnici. Ricordiamo, tra le altre, il bando ARIA "Azione regionale volta alla riduzione delle emissioni prodotte dalle attività agricole", di prossima riapertura, le misure del precedente PSR tra cui in particolare l'Operazione 4.4.3 "Investimenti non produttivi finalizzati alla riduzione di ammoniaca in atmosfera" così come l'Intervento SRD02 «Investimenti produttivi agricoli per ambiente, clima e benessere» dell'attuale programmazione e altri strumenti gestiti a livello ministeriale come la Sottomisura «Ammodernamento delle macchine agricole» del PNRR.
È tuttavia fondamentale proseguire nell'azione sindacale che Confagricoltura sta operando da tempo per ottenere, parallelamente ai finanziamenti per l'innovazione del settore, anche l'equiparazione per l'utilizzazione agronomica del digestato proveniente dagli impianti di biogas/biometano ai fertilizzanti di sintesi, promuovendo così la diffusione di pratiche ecologiche nella fase di produzione del biogas e limitando al contempo anche i costi di produzione delle aziende agricole. Il digestato così utilizzato rappresenterebbe un modello virtuoso di economia circolare, in grado di contribuire agli ambiziosi obiettivi del Green New Deal europeo.
Per un ulteriore approfondimento e confronto con i rappresentati istituzionali e la nostra base produttiva, il 26 novembre 2024, dalle ore 9.00 alle 13.00, E.A.PR.A.L, l'ente di formazione di Confagricoltura Lombardia, ha organizzato un webinar gratuito su queste tematiche.